25 Ago [10:49]
Markelov o Mazepin in corsa
per una Williams tutta russa
Da Spa - Massimo Costa - Photo 4
Vedremo una Williams tutta russa il prossimo anno? Con Sergey Sirotkin che dovrebbe essere confermato grazie al supporto di SMP Racing (una sorta di programma Junior Red Bull per piloti sovietici), Claire Williams si sta guardando attorno dopo aver perso il notevole supporto economico che dal 2017 gli aveva garantito Lawrence Stroll, padre del pilota Lance. Con l'acquisizione della Force India da parte dell'uomo d'affari canadese (il team di Silverstone diverrà una squadra Junior Mercedes), Stroll non è più nei piani Williams e addirittura Stroll pilota potrebbe lasciare la squadra per correre a partire da Monza con la Racing Point Force India, questo per il momento il nuovo nome.
La Williams è così davanti a due urgenze. Sostituire Stroll se realmente il giovane pilota canadese abbandonerà la squadra che lo ha portato al debutto lo scorso anno già dal GP italiano e trovare il pilota per il 2019. Se per le rimanenti gare del mondiale potrebbe profilarsi uno scambio con la Racing Point Force India prendendo così Esteban Ocon in quanto Sergio Perez è divenuto inamovibile dopo il suo mancato approdo in Renault o in Haas (ma ovviamente in lizza c'è anche il terzo pilota Robert Kubica), per il 2019 serve un budget importante. Con lo sponsor Martini che lascerà la F1, la Williams dovrà cercare un pilota in grado di avere un importante supporto economico.
E qui entra in gioco la pista russa. Il primo nome è quello di Artem Markelov, 23 anni, alla quinta stagione di F2/GP2 col team di proprietà del padre (interessi in varie aziende nel campo dell'acciaio e che in pista non si vede praticamente mai), il Russian Time. Markelov quest'anno è entrato nell'orbita Renault ed ha anche partecipato ai test di Budapest con la monoposto francese. In questi anni Markelov è cresciuto molto tanto da divenire vice campione F2 2017 alle spalle di Charles Leclerc. È un attaccante, un pilota grintoso e attualmente è quarto nella classifica generale. Non si tratta quindi di un pilota di medio livello, ma di un ragazzo di qualità che però, come già verificatosi con Sirotkin, in quanto dotato di buon budget viene facilmente criticato. Vedremo dunque se sarà lui ad aggiudicarsi il sedile Williams.
Perché c'è un'altra corrente russa che guarda con interesse alla Williams ed è quella della famiglia Mazepin. Già coinvolta in Force India con il giovane Nikita tester della squadra da un paio di anni e nel team di F3 Hitech quando vi correva il figlio, Dmitry Mazepin con la società Uralkali era in corsa per l'acquisizione della Force India e scottato dalla "vittoria" di Stroll ha anche rilasciato un dettagliato comunicato in cui contestava tale assegnazione (vedi articolo del 21 agosto). Mazepin potrebbe quindi entrare in gioco in casa Williams con il figlio Nikita che però, a differenza di Markelov o Sirotkin, in quanto a prestazioni non è ancora efficace nonostante due vittorie nella GP3 di questa stagione.
Insomma, il paddock della F1 traballa e per non far crollare il castello servono enormi risorse economiche che ormai i team che potremmo definire privati, non riescono più a controllare. Da una parte i grandi costruttori più la Red Bull che possono spendere fino a 400 milioni a stagione, dall'altra le piccole realtà fondamentali per la F1, costrette a soffrire per arrivare a budget di un centinaio di milioni. Liberty Media sta lavorando per trovare una soluzione a questa escalation dei costi sempre più drammatica e alla quale la precedente gestione Bernie Ecclestone non ha mai provveduto a fermare, attenta a far felici coloro che già hanno budget da sogno. E finché ognuno dei top team come Ferrari, Mercedes, Red Bull, pensa al proprio orticello e non ha una visione futura davanti, ci sarà ben poco spazio per i piccoli. A meno che non vogliano correre in dieci...