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15 Mar [8:18]

Melbourne - Qualifica
Pole di Hamilton, Ricciardo secondo

Massimo Costa

Più di così, cosa pretendiamo per la prima qualifica dell'anno? Nuove monoposto, nuovi motori, tutto ancora in via di sviluppo come ben sappiamo, tante cose ancora da capire, e in più la pioggia che andava e veniva. Non si poteva chiedere di meglio e di fatto abbiamo vissuto tre frazioni di qualifica decisamente interessanti e piene di piacevoli sorprese.

La prima? Che la principale rivale della Mercedes, confermatasi la migliore con pista asciutta e bagnata, sia stata la Red Bull-Renault, la monoposto che soltanto due settimane fa era candidata a partire nelle ultime file. E che al volante della RB10 più veloce vi fosse Daniel Ricciardo e non Sebastian Vettel. La seconda? Il quarto tempo di Kevin Magnussen e l'ottavo di Daniil Kvyat, i due debuttanti. La terza? Vedere due Toro Rosso-Renault, anch'essa come la Red Bull in difficoltà nei test invernali, nella top ten. La quarta? Non ritrovare la Williams-Mercedes nelle primissime posizioni, come lasciavano intendere i test. La quinta? Trovare la Ferrari lontanissima da Mercedes e Red Bull. La sesta? Che Vettel non sia entrato nel Q3 al pari di Kimi Raikkonen e Jenson Button. Mentre non è una sorpresa vedere la Lotus-Renault in fondo allo schieramento...

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Nella foto, Lewis Hamilton (Photo 4)

E non lo è neanche la pole di Lewis Hamilton. L'inglese ha fatto la differenza e come al solito, quando le condizioni della "giungla" sono impervie, lui riesce a estrarre dal volante quel qualcosa che ad altri manca. Ricciardo, sospinto dal pubblico, idolo di casa che ha già fatto dimenticare molto in fretta Mark Webber, si era preso la pole in 1'44"548 nei secondi finali della Q3, ma sul traguardo è piombato come un felino Hamilton che ha ricacciato indietro di un gradino l'australiano. Il pilota della Mercedes ha siglato il crono di 1'44"231 e nel box di Toto Wolff è scoppiata la prima festa della stagione. Hamilton ha tenuto fede alle aspettative, non vi è riuscito Nico Rosberg, terzo. Il tedesco ha commesso un errore in quello che doveva essere il suo penultimo giro, ha perso tempo e per pochissimi secondi ha preso la bandiera a scacchi non riuscendo a percorrere l'ultima tornata.

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Nella foto, Daniel Ricciardo (Photo 4)

Ricciardo in prima fila è una grande novità, ma lo è ancora di più il fatto di ritrovarvi la Red Bull. La capacità di reazione degli uomini diretti da Christian Horner e anche della Renault è stata a dir poco spaventosa. E Ricciardo è stato un perfetto interprete del difficile copione scritto dal meteo. Al contrario, il suo compagno Vettel è entrato in affanno. Piuttosto nervoso, faceva strani gesti dall'abitacolo ed ha finito per rimanere fuori dal Q3, rallentato anche dalla bandiera gialla esposta per l'uscita di Raikkonen. Vettel ha poi spiegato che non si sentiva a suo agio, poco dopo i tecnici Renault hanno individuato un problema al software. Poco male, domani partirà dalla sesta fila e sarà divertente assistere al suo tentativo di recupero.

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Nella foto, Kevin Magnussen (Photo 4)

In seconda fila con Rosberg troviamo l'incredibile Kevin Magnussen. Al debutto in F.1, con una monoposto tutta da capire, condizioni meteo complicate, gomme Pirelli che sta imparando a conoscere in quanto nel 2013 correndo in World Series Renault, che ha vinto, utilizzava pneumatici Michelin ("Un pilota che non capisce l'utilizzo delle gomme in breve tempo non è un pilota", ci disse lo scorso anno), il piccolo Magnussen ha reso orgoglioso Ron Dennis che se la rideva nel box McLaren che ha ripreso in mano. Magnussen, quarto, ha anche messo in ombra il suo maestro Button, undicesimo e fuori dal Q3. L'inglese però, partirà decimo per via della penalità comminata a Valtteri Bottas (decimo nei tempi) per la sostituzione del cambio.

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Nella foto, Fernando Alonso (Photo 4)

Terza fila per una Ferrari dalla quale evidentemente ci si attendeva molto di più. Fernando Alonso non è un cavallo da qualifica, ma da gara, e questo lo sappiamo. L'ennesima conferma l'abbiamo avuta oggi, con lo spagnolo quinto a 1"5 da Hamilton, battuto anche dal rookie Magnussen. Non è andata meglio a Raikkonen, scivolato via su una chiazza di bagnato e finito contro il muro nel finale della Q2. Partirà undicesimo. La Ferrari inizia l'anno costretta a inseguire, la certezza è che Alonso e Raikkonen durante i Gran Premi riescono sempre a fare la differenza.

Tornando sul tema delle feste, sorrisi e pacche sulle spalle a volontà nel box Toro Rosso. E non perché il loro ex pilota Ricciardo è volato in alto, ma perché le due monoposto di Faenza sono entrate nella Q3. Jean-Eric Vergne ha concluso brillantemente in sesta posizione mentre Daniil Kvyat, campione GP3 2013, al debutto in F.1, ha raccolto un insperato ottavo tempo nonostante un contatto col muro nell'ultimo giro. Se la prestazione di Vergne è certamente piacevole, ma non una sorpresa assoluta, quel che ha saputo fare Kvyat è particolarmente eccitante. Considerando anche la sua limitata esperienza agonistica. Soltanto nel 2012 era tra i ragazzini della F.Renault 2.0, nel 2013 ha corso tra GP3 e F.3, vetture con potenze limitate; oggi lo ritroviamo in quarta fila a Melbourne, davanti a Massa e Button.

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Nella foto, Daniil Kvyat (Photo 4)

Stretto tra i due tori, si è inserito Nico Hulkenberg con una Force India-Mercedes che non ha "spaccato" come avrebbe dovuto. Il tedesco non è riuscito a ottenere una prestazione da urlo, ma se l'è cavata comunque bene se consideriamo la pessima prova del suo compagno Sergio Perez. La Williams-Mercedes è certamente un'altra cosa rispetto a quella del 2013, ma l'amarezza espressa dal volto di Massa per il nono tempo la dice lunga sulle aspettative che si respiravano nel box inglese. Le gomme intermedie non hanno pagato. Bottas si è piazzato decimo, ma per la sostituzione del cambio scatterà quindicesimo. Poco da dire per la Sauber-Ferrari, quattordicesima con Adrian Sutil, bene invece la Caterham-Renault che ha visto Kamui Kobayashi protagonista di un'ottima Q1 e di un notevole sedicesimo posto finale. Tempesta nel box Lotus con Romain Grosjean impigliato nel Q1 e Pastor Maldonado, uscito tardi dai box per un problema tecnico, senza tempo per la sopravvenuta pioggia.

Lo schieramento di partenza

1. fila
Lewis Hamilton (Mercedes W05) - 1'44"231 - Q3
Daniel Ricciardo (Red Bull RB10-Renault) - 1'44"548 - Q3
2. fila
Nico Rosberg (Mercedes W05) - 1'44"595 - Q3
Kevin Magnussen (McLaren MP4/29-Mercedes) - 1'45"745 - Q3
3. fila
Fernando Alonso (Ferrari F14-T) - 1'45"819 - Q3
Jean-Eric Vergne (Toro Rosso STR9-Renault) - 1'45"864 - Q3
4. fila
Nico Hulkenberg (Force India VJM07-Mercedes) - 1'46"030 - Q3
Daniil Kvyat (Toro Rosso STR9-Renault) - 1'47"368 - Q3
5. fila
Felipe Massa (Williams FW36-Mercedes) - 1'48"079 - Q3
Jenson Button (McLaren MP4/29-Mercedes) - 1'44"437 - Q2
6. fila
Kimi Raikkonen (Ferrari F14-T) - 1'44"494 - Q2
Sebastian Vettel (Red Bull RB10-Renault) - 1'44"668 - Q2
7. fila
Adrian Sutil (Sauber C33-Ferrari) - 1'45"655 - Q2
Kamui Kobayashi (Caterham CT05-Renault) - 1'45"867 - Q2
8. fila
Valtteri Bottas (Williams FW36-Mercedes) - 1'48"147 - Q3 **
Sergio Perez (Force India VJM07-Mercedes) - 1'47"293 - Q2
9. fila
Max Chilton (Marussia MR03-Ferrari) - 1'34"293 - Q1
Jules Bianchi (Marussia MR03-Ferrari) - 1'34"794 - Q1
10. fila
Marcus Ericsson (Caterham CT05-Renault) - 1'35"157 - Q1
Romain Grosjean (Lotus E22-Renault) - 1'36"993 - Q1
11. fila
Pastor Maldonado (Lotus E22-Renault) - no time - Q1
Esteban Gutierrez (Sauber C33-Ferrari) - 1'35"117 - Q1 **

** Penalizzati di 5 posizioni per sostituzione del cambio
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