20 Lug [15:56]
Mercedes ancora devastante:
può vincere tutti i GP del 2020?
Jacopo Rubino - XPB Images
Alla vigilia del weekend Lewis Hamilton si era sbilanciato: "Questa è la miglior macchina che abbiamo mai avuto". E detto dal pilota di punta della Mercedes, il team che domina la Formula 1 dal 2014, faceva già impressione. Ancora di più al termine del Gran Premio d'Ungheria, in cui la W11 si è confermata davvero stratosferica in ogni condizione. Adesso viene da chiedersi: la scuderia campione in carica potrebbe vincere tutte le gare nel calendario 2020 di Formula 1, superando la McLaren del 1988 arrivata a 15 trionfi su 16?
Lo stessa domanda era nata nel 2019, quando le Frecce d'Argento conquistarono i primi 8 round. La striscia si fermò a Spielberg, dove invece è scattato (con due tappe) il Mondiale post-Coronavirus. Ovviamente con un doppio centro Mercedes. Adesso le Frecce... Nere sembrano ancora più forti, nonché agevolate dalle difficoltà vissute dalla Ferrari e, a sorpresa, dalla Red Bull. La compagine anglo-austriaca prima che iniziasse la stagione era considerata una seria minaccia, ma il verdetto del cronometro è stato ben diverso.
A Budapest, intanto, Hamilton ha lottato praticamente contro se stesso. Ammettendo: "È stata una delle mie gare più belle. È un altro tipo di sfida, ho spinto comunque, soprattutto per segnare alla fine il giro più veloce". Il britannico, all'ottavo successo in Ungheria (un record, come Michael Schumacher in Francia), sottolinea: "Questa squadra continua a impressionarmi. Per l'intero weekend ogni cosa è stata perfetta: ritmo, pit-stop, strategia".
Vincitore nel GP d'Austria, il compagno Valtteri Bottas questa volta ha accusato il colpo: "solo" terzo, dietro a Max Verstappen, complice una brutta partenza in cui ha perso terreno. "Ho reagito ad una luce sul volante, invece che al semaforo, e questo ha fatto entrare l'anti-stallo", ha spiegato il finlandese. "Ero vicino a Max, credevo che l'azzardo di ritardare il cambio gomme fosse giustificato, ma non ha pagato. Ho comunque raccolto un buon numero di punti". 15, per la precisione, non sufficienti a evitare che Hamilton salisse in vetta alla classifica generale.
Ad oggi, considerato il divario tecnico fra la Mercedes e il resto della griglia, Bottas sembra l'unico in grado ostacolare la caccia dell'inglese al settimo iride. Ma gli serviranno armi più affilate, e più costanza nel duello interno. Salvo imprevisti, agli avversari rischiano di rimanere solo le briciole, anche perché il team principal Toto Wolff mostra una fame insaziabile: "La vettura sembra competitiva, ma perché rimanga così sappiamo di dover continuare a lavorare duramente". Figuriamoci i rivali.