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24 Mag [13:51]

Monaco - Gara 1
Caos, Bird e un grande Ceccon

Dall'inviato Massimo Costa

Sono tante le belle storie da raccontare dopo questa prima gara monegasca, quarto appuntamento stagionale della GP2. La conferma di Sam Bird a Montecarlo, vincitore lo scorso anno nella gara World Series Renault e primo oggi in GP2; il secondo successo del Russian Time che ha debuttato quest'anno; la terza vittoria di una squadra "rookie", ricorderete che a Montmelò si era imposta la Hilmer e in Bahrain proprio la Russian Time; il secondo posto di Kevin Ceccon e della Trident, meraviglia tutta italiana; il podio di Mitch Evans; Stefano Coletti che ha raddrizzato un weekend che pareva nero. E poi, questa però andrebbe citata tra le vicende non propriamente positive, l'incredibile mucchio alla Sainte-Devote dopo il via che ha coinvolto 17 monoposto su 25, una aveva stallato sullo schieramento...

Bird allora. L'inglese, 26 anni, entrato nella GP2 nel 2010, ha seminato tanto nella sua carriera, ma non ha raccolto molto. Pur essendo un pilota coriaceo, molto veloce, consistente, in GP2 prima di Monaco aveva firmato appena due vittorie e lo scorso anno in Renault 3.5 altrettanti successi. È però, il pilota che tutti vorrebbero, soprattutto per portare al debutto una nuova struttura. Russian Time ha puntato su di lui quest'anno e sono già arrivati due primi posti, in Bahrain gara Sprint e nella main race di Monaco, che ha decisamente più valore. Il titolare russo Igor Mazepa è impazzito di gioia e a momenti stritolava il partner tedesco Timo Rumpfkeil della Motopark, che gestisce la parte tecnica.

Bird nel primo via non è passato indenne dalla Sainte-Devote, Ceccon gli è saltato sopra e per l'inglese la bandiera rossa è stata una vera fortuna perché nella sosta ha potuto cambiare l'ala posteriore. Alla ripartenza (con safety-car) Bird si è accodato a Evans mettendogli gran pressione. Il neozelandese nella pausa obbligata aveva montato le super soft. Pressato da Bird, le ha consumate in fretta e al 12° giro è rientrato ai box per il pit-stop. Alla Arden hanno quindi dovuto montare quattro gomme soft perdendo tempo (un meccanico per gomma) e questo gli è costato il secondo posto a vantaggio di Ceccon.

A quel punto, Bird con le soft ha spinto forte rimanendo in pista fino al 16° giro. Ha cambiato le due posteriori sempre soft, due meccanici per pneumatico, operazione quindi più rapida ed è rientrato al comando facendo poi corsa solitaria. Con i 25 punti ottenuti, Bird è ora terzo in campionato. Russian Time è dunque già una realtà pur essendo entrata in GP2 all'ultimo minuto prendendo le vetture di iSport. Segnale di grande professionalità. Ma va anche detto che, in generale, nelle serie monomarca quando si hanno buoni piloti e due ingegneri giusti tutto diventa molto più semplice, non c'è molto da inventare. Lo stesso vale per la Hilmer, che con Robin Frijns ha fatto un immediato salto di qualità.

E veniamo a Ceccon. L'italiano, bravissimo in qualifica, alla partenza forse distratto dal dritto di Johnny Cecotto, ha frenato tardi colpendo Bird e rovinando l'ala anteriore. Vale lo stesso discorso fatto per l'inglese: per fortuna che è uscita la rossa. Montata una nuova ala, Ceccon, ripartito terzo dietro a Evans e Bird ha perso subito il contatto con i primi due, poi ha preso il ritmo giusto segnando ottimi riscontri cronometrici e riavvicinando il duo di testa, ha "pittato" all'11° passaggio mettendo due posteriori, quindi operazione più veloce di quella Arden-Evans.
Ceccon è quindi uscito dai box appena davanti al campione GP3 2012 e lo ha tenuto dietro senza problemi. Per lui e la Trident un gran risultato che può rivelarsi determinante per il prosieguo della stagione. Ceccon infatti, in queste prime quattro prove ha saputo di poter fare la valigia solo pochi giorni prima del weekend di gara. Un pilota last-minute... Speriamo che ora arrivino quei finanziamenti necessari.

Da applausi il weekend di Evans. Il rookie della Arden aveva ottenuto il primo tempo del Gruppo B sfiorando la pole assoluta in qualifica. In gara è partito come una molla bruciando il compagno Cecotto e inducendolo all'errore. Evans dopo il restart ha corso bene reggendo a Bird, ma la strategia poco efficace della Arden lo ha portato al terzo posto finale. Coletti mantiene la testa del campionato. Il pilota della Rapax è rimasto coinvolto nel crash iniziale, ma non troppo, ala cambiata. Con calma, da undicesimo è risalito al sesto posto finale grazie a un pit-stop anticipato al 7° giro. Poi ha gestito la corsa senza esagerare, girando con tempi più alti di quel che in realtà poteva fare e pensando giustamente al campionato. Per il quale ha recuperato anche i due punti che spettano a chi segna il giro più veloce tra i primi dieci classificati.

Infine, il mucchio fatale. Tutto è stato innescato da Cecotto, che ha sbagliato la frenata alla prima curva finendo contro le gomme e tirandosi dietro l'incolpevole Fabio Leimer (che gli è montato sopra), Marcus Ericsson e Tom Dillmann, salito sopra lo svedese. Dietro di loro, sono rimasti bloccati Daniel Abt e Rene Binder. Sulla linea interna invece, Ceccon ha urtato (come detto sopra) Bird, ma hanno proseguito. Questo ha forse portato Jolyon Palmer a rallentare un soffio venendo quindi fatto girare da Julian Leal e bloccando tutti gli altri, ovvero Robin Frijns, Alexander Rossi, Stefano Coletti, Nathanael Berthon, Kevin Giovesi, Jake Rosenzweig e Rio Haryanto. Alla fine, non sono ripartiti in nove: Cecotto, Leimer, Palmer, Leal, Frijns, Ericsson, Rossi, Berthon, Giovesi.

Nella foto, Kevin Ceccon (Photo Pellegrini)

Venerdì 24 maggio 2013, gara 1

1 - Sam Bird - Russian Time - 42 giri 1.36'15"919
2 - Kevin Ceccon - Trident - 22"077
3 - Mitch Evans - Arden - 23"225
4 - Felipe Nasr - Carlin - 23"416
5 - James Calado - ART - 29"588
6 - Stefano Coletti - Rapax - 1'00"519
7 - Rene Binder - Lazarus - 1'02"449
8 - Adrian Quaife Hobbs - MP - 1'08"400
9 - Stephane Richelmi - Dams - 1'12"107
10 - Daniel De Jong - MP - 1'22"410
11 - Tom Dillmann - Russian Time - 1'29"356
12 - Jon Lancaster - Hilmer - 1 giro
13 - Simon Trummer - Rapax - 1 giro
14 - Jake Rosenzweig - Addax - 1 giro
15 - Sergio Canamasas - Caterham - 2 giri
16 - Daniel Abt - ART - 2 giri

Giro più veloce: Sergio Canamasas 1'22"169

Ritirati
26° giro - Rio Haryanto
0 giri - Johnny Cecotto
0 giri - Fabio Leimer
0 giri - Jolyon Palmer
0 giri - Julian Leal
0 giri - Robin Frijns
0 giri - Marcus Ericsson
0 giri - Alexander Rossi
0 giri - Nathanael Berthon
0 giri - Kevin Giovesi

Il campionato
1.Coletti 103; 2.Nasr 88; 3.Bird 58; 4.Leimer 54; 5.Frijns 37; 6.Calado 34; 7.Palmer 31; 8.Rossi 27; 9.Ceccon, Evans 26; 11.Cecotto 23; 12.Dillmann 22; 13.Lancaster 17; 14.Richelmi 14; 15.Quaife-Hobbs 11; 16.Leal 10; 17.Trummer 8; 18.Binder 7; 19.Ericsson 4; 20.Abt 3.
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