Regional by Alpine

Imola - libere 1
Giusti parte forte

Alessandro Giusti ha aperto il fine settimana di Imola della Formula Regional by Alpine, settimo appuntamento stagionale. Red...

Leggi »
Formula E

In DS Penske arriva Günther
affiancherà il confermato Vergne

Michele Montesano Novità anche per il team DS Penske in vista della prossima stagione di Formula E. La squadra francese sar...

Leggi »
Rally

Rally Acropoli – Shakedown
Katsuta batte tutti nella polvere greca

Michele Montesano Quattro rally per decidere chi sarà il campione 2024 del WRC. Inizia dall’Acropoli la volata finale del Mo...

Leggi »
formula 1

La rivincita di Perez
"Io ho questi problemi da 10 gare"

Frecciatine, parole taglienti, che lasciano intendere che in casa Red Bull le due RB20 non sempre erano simili. Sergio Perez ...

Leggi »
formula 1

Ufficiale, Serra nuovo
direttore tecnico Ferrari

Ora è ufficiale: la Ferrari ha un nuovo direttore tecnico. Si chiama Loic Serra, è francese, ha 52 anni, ha lavorato per dive...

Leggi »
Regional Mid-East

La serie 2025 torna in Kuwait
Poi, si corre a Dubai e Yas Marina

La Formula Regional Middle East ritorna in Kuwait. La categoria aveva visitiato il circuito Motor Town nel 2023, ora vi ritor...

Leggi »
23 Mag [13:32]

Monaco - Gara 1
Palmer vince dopo mille emozioni

Da Monaco - Massimo Costa

La prima corsa della GP2 a Monte-Carlo è sicuramente stata una delle più difficili e bizzarre che la categoria possa ricordare. La main race è infatti stata costellata da una serie di eventi incredibili culminati in sorpassi al limite, incidenti, contatti, safety-car e bandiere rosse. Non era facile per i piloti mantenere la calma in un così confuso susseguirsi di vicende e per questo la vittoria di Jolyon Palmer (la seconda 2014 dopo Sakhir gara 2, la quinta in quattro anni di GP2) assume un aspetto decisamente particolare. Non solo per i punti recuperati che lo lanciano sempre di più in vetta al campionato, ma soprattutto per la buona lettura della gara da parte dell'inglese. Anche se su di lui pende una possibile penalità per "rilascio non sicuro" dalla piazzola del pit-stop. Vedremo.

L'esperienza ha fatto la differenza e il poleman Palmer, pur bruciato al via da Mitch Evans, con pazienza ha dapprima pensato a salvaguardare le gomme medie tenendo a bada un non irrefrenabile Stephane Richelmi, poi quando il neozelandese ha cominciato a perdere mezzo secondo al giro, in crisi evidente con le super soft, dalla ottava tornata ha iniziato ad attaccare con grande spavalderia. Evans non sapeva più quale specchietto guardare, la sagoma della gialla Dallara Dams era ovunque, finché Palmer lo ha infilato alla Sainte Devote.

Sembrava fatta, ma al 12° giro, René Binder ha pensato bene di cercare un sorpasso impossibile su Andre Negrao al tornante del Loews, spedendo in testacoda il brasiliano. Pista ostruita, bandiera rossa. In quel momento Palmer conduceva su Evans, Richelmi, Johnny Cecotto, Stoffel Vandoorne, Stefano Coletti, Rio Haryanto, Raffaele Marciello, Julian Leal, Alexander Rossi. Già fuori gioco Daniel Abt, accompagnato senza tanti complimenti contro le barriere da Rossi al 10° giro (l'americano sarà poi penalizzato con un drive through), e Facundo Regalia, fermo dopo la Nouvelle Chicane e causa della prima safety-car già al 1° passaggio.

La sosta sullo schieramento è stata lunga e caotica. Occorreva riordinare le vetture nelle posizioni esatte, cosa che è parsa decisamente complicata anche perché non tutti i piloti e team lo avevano fatto nella maniera giusta. Inoltre, Richelmi, Rossi, De Jong erano rimasti fermi dopo il Loews e li si è attesi. Dopo una infinita serie di manovre a spinta, e una serie di cambi gomme permessi dal regolamento, la corsa è ripartita. Palmer ha dovuto contenere Evans, rinfrancato dagli pneumatici con mescola media finché al 25° giro è riapparsa la safety-car.

Leal ha puntato Marciello all'uscita del tunnel e alla staccata della variante ha tentato il sorpasso. L'italiano della Racing Engineering non ha mollato, il colombiano di Carlin è arrivato lungo e nel rientrare è saltato sul cordolo (proprio come nel turno libero ha fatto il suo compagno Nasr, quindi avrebbe dovuto ricordarsi bene di cosa accade in quel punto) volando via contro il rail. Con la SC in pista, tutti o quasi ne hanno approfittato per il pit-stop. Non Simon Trummer (undicesimo), inspiegabilmente neanche Vandoorne (quinto) lasciato fuori chissà perché dal team ART salvo poi chiamarlo a giochi fatti cosicché il belga ha concluso quattordicesimo.

Da sottolineare che Palmer nella ripartenza dal cambio gomme ha urtato uno dei propri pneumatici che "drizzatosi" ha carambolato in pit-lane venendo evitato da Cecotto per poco. Solitamente una situazione di questo genere comporta un drive-through immediato, ma durante la corsa Palmer è stato salvato. Ma non è escluso che possa arrivare una sanzione. La corsa ha quindi visto Vandoorne al comando davanti a Palmer, Trummer, Evans, Nasr (che si era fermato al pit al giro 7 ed è scalato avanti quando tutti gli altri si sono fermati), Canamasas (vedi situazione di Nasr), Coletti, Cecotto, Pic. Coletti, con le supersoft, ha dato il via ad una frenetica rimonta.

Alla Noghes, ha superato, con manovre mozzafiato, prima Canamasas, poi Nasr, infine Evans. Raggiunto Trummer, Coletti ha effettuato la stessa manovra, ma il pilota Rapax ha chiuso la porta. La sua ruota anteriore destra ha colpito l'anteriore sinistra dell'italo-monegasco e tutte e due sono finiti dritti contro le barriere. Nel frattempo aveva picchiato anche Takuya Izawa. Si dirà che Coletti poteva aspettare sapendo che Trummer doveva fare il pit-stop, ma il pilota Racing Engineering in realtà non poteva perdere tempo perché puntava alla vittoria ed era necessario rincorrere Palmer. La manovra del resto era riuscita... ma Trummer non ha guardato lo specchietto.

Con Vandoorne in corsia box per il tardivo pit-stop, Palmer si è quindi ritrovato al comando con Evans a mettergli pressione seguito da Nasr, Cecotto, Canamasas, Pic, Haryanto, Richelmi (che ha perso posizioni al pit-stop del 25° giro) e Quaife-Hobbs. Nel finale, ancora Binder alla Nouvelle Chicane ha speronato Artem Markelov e poi, proseguendo, è finito contro le barriere della curva del Tabaccaio. Palmer ha così vinto questa turbolentissima gara 1. Fuori dai punti ancora una volta Marciello, che ha perso tempo prezioso al pit-stop, almeno tre secondi, per l'operazione cambio gomme che i suoi meccanici stavano operando al compagno Coletti.

Photo Pellegrini

Venerdì 23 maggio 2014, gara 1

1 - Jolyon Palmer - Dams - 40 giri 1.38'31"193
2 - Mitch Evans - Russian Time - 0"427
3 - Felipe Nasr - Carlin - 0"653
4 - Johnny Cecotto - Trident - 2"175
5 - Sergio Canamasas - Trident - 2"884
6 - Arthur Pic - Campos - 6"187
7 - Rio Haryanto - Caterham - 8"718
8 - Stephane Richelmi - Dams - 9"594
9 - Adrian Quaife Hobbs - Rapax - 9"785
10 - Tio Ellinas - MP - 10"187
11 - Daniel De Jong - MP - 10"689
12 - Raffaele Marciello - Racing Engineering - 11"727
13 - Conor Daly - Lazarus - 12"291
14 - Stoffel Vandoorne - ART - 12"705
15 - Kimiya Sato - Campos - 26"761
16 - Alexander Rossi - Caterham - 29"166
17 - Nathanael Berthon - Lazarus - 56"107

Giro più veloce: Jolyon Palmer 1'23"008

Ritirati
35° giro - Artem Markelov
35° giro - René Binder
31° giro - Simon Trummer
31° giro - Stefano Coletti
31° giro - Takuya Izawa
24° giro - Julian Leal
11° giro - Andre Negrao
9° giro - Daniel Abt
0 giri - Facundo Regalia

Il campionato
1.Palmer 101; 2.Nasr 57; 3.Leal 48; 4.Cecotto 41; 5.Pic 34; 6.Vandoorne 25; 7.Evans 20; 8.Trummer 18; 9.Richelmi 17; 10.Haryanto 16; 11.Dillmann 14; 12.Coletti 13; 13.Canamasas 10; 14.Quaife-Hobbs 9; 15.Izawa 8.
RS Racing