24 Apr [14:46]
Montezemolo: ‘Via la burocrazia dalla Scuderia’
Stefano Semeraro
Lotta violenta alla burocrazia. Per dare una svolta (giusta) alla stagione, la Ferrari imita il premier Matteo Renzi e dopo l’arrivo di Marco Mattiacci inaugura una serie di riforme interne. L’intento, come viene spiegato sul sito internet della Scuderia è quello di «dare una marcia in più alle attività della gestione sportiva», come per altro ha esplicitamente richiesto Luca di Montezemolo. Si tratta in altri termini di rendere «ancora più immediati i processi decisionali, allo scopo di ottimizzare in tempo reale il lavoro e il percorso di sviluppo indirizzato dai tecnici a Maranello».
Linguaggio un po’ burocratese per spiegare che l’arrivo di Mattiacci è stato solo il primo passo e che il manager romano ha la consegna di tagliare il numero dei consulenti, velocizzare le trafile interne e individuare qualche nuovo personaggio (l’ingener della Mercedes Bob Bell ad esempio?) capace di rendere più efficiente il lavoro in pista e in fabbrica, rinforzando «alcune aree fondamentali per aggiungere prestazioni alla F14T». Un accenno quest’ultimo che sembra indirizzato al settore dei motoristi, anche se la chiamata alle armi riguarda anche i fornitori e chi dovrà aiutarli a «ridurre i tempi di reazione alle richieste che arrivano da Maranello, limitando le attese per ogni singolo componente, sia nel caso di un prototipo che in quello di un elemento di comprovata efficienza».
La Ferrari dovrà essere più rapida e veloce nel seguire le indicazioni che tecnici di pista e piloti daranno durante le simulazioni gara e nel corso dei weekend dei GP, e qui si capisce perché un manager con il profilo di Mattiacci, che si è sempre occupato di vendite, sia stato scelto per sostituire Domenicali. Il problema della Ferrari non sono i piloti e il lato sportivo, possiamo riassumere schematizzando, ma la lentezza con cui viene concepito e portato in pista lo sviluppo della monoposto. La vittoria è il «prodotto» che deve mettere sul mercato il team: guai a consegnarlo con troppo ritardo.
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