8 Set [10:51]
Monza accoglie la F1 nel centenario,
ma per il futuro la storia non basta
Jacopo Rubino - XPB Images
L'Autodromo di Monza ha raggiunto i 100 anni di vita. Inaugurato nel 1922, terzo autodromo più antico nella storia, e quindi molto più longevo persino della Formula 1 di cui ha ospitato tutte le edizioni dal 1950 ad oggi, ad eccezione del 1980 quando si corse a Imola. Il Gran Premio d'Italia alle porte, quindi, arriva in una ricorrenza speciale. Ma la storia non basta, per avere il posto garantito in calendario: un monito che Stefano Domenicali, presidente del Circus, aveva già lanciato qualche giorno fa.
"Io lo dico sempre: Monza fa parte della Formula 1, ma questo non è elemento sufficiente perché sia sempre così. E lo dico da italiano, figuratevi quanto mi pesa dirlo. C'è bisogno che tutto il sistema capisca che il Gran Premio necessita di investimenti, affinché la gente e le squadre possano fruirne al meglio, perché adesso è un'esperienza diversa", aveva sottolineato a Sky Sport.
Oltre alla riasfaltatura del circuito e ad alcuni adeguamenti per la sicurezza, i lavori in programma per i prossimi mesi riguardano le infrastrutture di supporto. Nei piani ci sono tribune più confortevoli, sottopassaggi allargati per il transito di veicoli e pedoni, oltre ad una maggiore attenzione per la sostenibilità ambientale.
Monza ha un contratto con Liberty Media fino al 2025, ma Domenicali, come si legge sulla Gazzetta dello Sport, ha ribadito il concetto: "Si deve realizzare ciò che è stato concordato (tra F1 e ACI, ndr). Comprendo che la crisi politica possa aver provocato dei ritardi, visto che parliamo di risorse finanziarie, noi abbiamo mostrato la nostra volontà scendendo a compromessi che altrove non avremmo accettato, per il bene di un evento che deve restare nel campionato. Ma perché ciò avvenga deve essere impeccabile".
Domenicali non è critico verso l'Automobile Club d'Italia, ringraziando anzi il presidente Angelo Sticchi Damiani "che si è speso in prima persona per risolvere i problemi". Il suo appare più un avviso ad altre parti in gioco nelle trattative: "Ci deve essere una volontà comune, una visione chiara di intenti perché ci siano garanzie importanti".
Senza dimenticare che l'autodromo, in queste settimane, è stato al centro di una vicenda molto spinosa con il sequestro dalle autorità della Fan Zone, l'area (obbligatoria nei patti con F1) per l'intrattenimento del pubblico. La struttura, pur temporanea, era stata allestita dal gestore Sias senza rispettare i vincoli urbanistiche e paesaggistici fissati. "Sto seguendo qualcosa che non è bello, i problemi devono essere risolti", aveva sottolineato Domenicali già sabato scorso. Il cantiere era stato sbloccato, ma il quotidiano Il Giorno riporta di un nuovo sequestro avvenuto proprio ieri sera (7 settembre) da parte delle forze dell'ordine. C'è il concreto rischio di perdere credibilità, ora più che mai che nulla è garantito di fronte a una concorrenza sempre più numerosa per accogliere la categoria regina del motorsport.