13 Ago [14:20]
Nella nuova F3 dominano i rookie,
grande impresa del team Prema
Massimo Costa - Photo 4
Guarda a Est la nuova Formula 3 voluta dalla FIA. Russia, Estonia e poi India e ancora più in là, Nuova Zelanda. Sono le nazionalità di Robert Shwartzman, Juri Vips, Jehan Daruvala e Marcus Armstrong, i veri protagonisti della categoria. A impressionare, è soprattutto il giovane leader della classifica generale, Shwartzman, prodotto di SMP Racing adottato poi dal Ferrari Driver Academy e dal team Prema, che al debutto nella serie ha subito impartito lezioni alle altre squadre.
Il buon Robert, ha ottenuto due vittorie e un totale di cinque podi in una delle serie di più alto livello che le categorie per monoposto possono proporre. Shwartzman ha corso nella "vecchia" FIA F3 nel 2018 piazzandosi terzo, stessa posizione strappata nel 2017 nella Eurocup Renault . Il suo ruolino di marcia attuale è impressionante, nelle prime nove gare si è sempre piazzato tra i primi cinque e solo a Budapest gara 2 ha avuto una battuta d'arresto, ritirandosi per un piccolo errore. Poco male, Shwartzman guida la F3 con 124 punti precedendo Vips.
Il pilota estone, quarto nel precedente FIA F3, è la vera sorpresa del campionato. Campione di F4 tedesca nel 2017, Vips si è accasato nel team Hitech e dopo un buon avvio stagionale, sesto a Montmelò, si è via via migliorato fino a raggiungere due successi e altri piazzamenti che lo hanno proiettato a 112 punti. Vips è sostenuto dal programma Junior Red Bull e questa sua esplosione nei risultati ha subito aumentato l'attenzione di Helmut Marko nei suoi confronti, e già sta valutando progetti futuri per lui.
Altra sorpresa è rappresentata da Daruvala, che con il team Prema ha decisamente svoltato. Se nel precedente FIA F3 da Carlin (per due stagioni) era considerato uno dei tanti, ora viaggia con tutto un altro passo e nel proprio palmares vanta due vittorie e altri tre piazzamenti a podio. A Budapest ha avuto un fine settimana non positivo, ma si riprenderà. E' terzo in classifica con 104 punti. Quarto è il suo compagno Armstrong, della FDA, che ha faticato più degli altri piloti Prema a trovare il giusto ritmo, ma ora il suo passo dovrebbe mettere in guardia i suoi rivali. Ha conquistato l'ultima gara di Budapest salendo a 98 punti.
Riassumendo, tra i primi quattro piloti che si stanno giocando il titolo (tutti al debutto), tre sono della Prema. Pazzesco il lavoro compiuto dalla squadra diretta da René Rosin, che si è affacciata quest'anno in tale campionato.
A inseguire , troviamo Christian Lundgaard con 73 punti, il più rookie di tutti considerando che non arriva dalla vecchia F3, ma dalla Eurocup Renault in cui è stato vice campione. Il bravo pilota danese, della Academy Renault, aveva iniziato alla grande tagliando per primo il traguardo della gara inaugurale in Catalogna, ma dopo poco è stato penalizzato. Da quel momento, il team ART ha conosciuto una crisi senza precedenti che ha travolto Lundgaard, ripresosi a Budapest con la solida vittoria in gara 1.
Al quinto posto troviamo finalmente un pilota che era già presente in GP3, la serie che si è trasformata in F3. L'inglese ha portato al debutto la HWA Racelab e all'inizio le cose non sono state facili per una struttura che con le monoposto non ha praticamente mai avuto a che fare. Piano piano i risultati sono arrivati (tra l'altro Hughes ha due compagni non all'altezza che non hanno certo aiutato la crescita della squadra) ed ora vanta 56 punti, uno in più di Max Fewtrell. Questi è il campione in carica della Eurocup Renault ed è schierato dalla ART. Anche lui, come Lundgaard, ha pagato la crisi della squadra francese.
Con 54 punti, Leonardo Pulcini, compagno di Vips nel team Hitech. L'italiano, due anni di GP3, ha avuto un avvio di 2019 negativo, ma si sta riscattando e dopo la vittoria a Silverstone gara 2 è arrivato anche il secondo posto a Budapest gara 2. Chiudono la top 10 Pedro Piquet, che con Trident era atteso a una stagione più consistente, e il rookie Liam Lawson (pilota Red Bull) che ha fatto il salto triplo arrivando dalla F4 tedesca, di cui è stato vice campione.
Tra le delusioni, almeno fino ad ora, David Beckmann il cui passaggio dalla Trident (che lo aveva rivelato al mondo lo scorso anno) alla ART non ha affatto giovato, e Niko Kari, che doveva essere l'elemento di spicco della squadra di Maurizio Salvadori. Delusione anche per le prestazioni del team Carlin che pure ha due eccellenti piloti quali Felipe Drugovich e Logan Sargeant. Nota positiva invece, per Yuki Tsunoda, giovanissimo giapponese in arrivo dalla F4 nazionale, scelto da Honda, che con Jenzer ha lanciato più di un acuto.