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9 Mag [16:01]

Oliver Martini e Imola
una storia d'altri tempi

E' una storia che merita la prima pagina odierna di italiaracing quella del weekend imolese di Oliver Martini. Una storia che ci riporta indietro di almeno un ventennio, quando alle corse di alto livello si andava all'ultimo minuto con un gruppetto di bravi meccanici e chi guidava, se aveva talento, stava nelle prime posizioni anche se il mezzo era stato approntato in tutta fretta a discapito delle ore di sonno dei componenti del team. Questo è accaduto a Martini nella seconda tappa della Euroseries 3000 disputata a Imola, un ragazzo (ex) che già merita attenzione per il suo ritorno alle corse dopo ben sei anni di inattività trascorsi dietro la scrivania dell'azienda di famiglia. Ad Adria, con la monoposto del team Avelon, Oliver aveva mostrato a tutti che pur con poche centinaia di chilometri percorsi dopo tanta ruggine accumulata, lui poteva benissimo stare con i primi. Poi, Imola. Ritrovatosi senza volante a pochi giorni dalle prove libere, colpevole di non garantire un budget adeguato fino al termine della stagione, Martini non si è rassegnato. Ha alzato il telefono, trovato aiuto in Pinton e Coloni, recuperato una Lola disponibile nel lontano Belgio; ha allora inviato due camionisti della propria azienda, che per fortuna si trovavano nei paraggi, nel paesino dove si trova la sede della Astromega che aveva accettato di affittare una propria B02/50 a Martini. I due camionisti sono arrivati nel paddock del circuito romagnolo il giovedì sera; ad attenderli i pazzi meccanici della RC Motorsport che per amicizia nei confronti di Oliver (assieme vinsero il campionato italiano di F.3 nel 1997) si sono precipitati a Imola e hanno trascorso la notte ai box per sistemare la vettura. Tanto tanto lavoro da fare, un Martini che pareva tornato il ragazzino talentuoso della metà degli anni Novanta. Poi la bella qualifica e il podio, sì, proprio il podio, grazie al terzo posto in gara 1. Una storia bellissima questa, che testimonia come nelle corse del moderno 2006, se c'è la volontà, la passione, la capacità tecnica e un buon pilota, ottenere risultati è ancora possibile. Senza tanto cinema.
Ma ecco le parole di Oliver Martini.

"Ho iniziato a correre nel 1991 con il Campionato Italiano F.2000 e sono cresciuto negli anni successivi nella Formula Opel Lotus fino al 1993. L'anno seguente ho debuttato nella F.3 Italiana dove sono rimasto per quattro stagioni fino a quando non ne sono diventato campione nel 1997. Nel 1998 sono passato in F.3000 Internazionale con buoni risultati, poi il ’99 non è stato un anno molto felice ed ho abbandonato".

- Nel 2006, il rientro in questo mondo. Come mai?

"E’ un rientro motivato dal brivido che mi hanno fatto provare il tuono dei motori di queste macchine, dopo anni che non lo sentivo. E’ andata così: in occasione di un test a Magione con le Minardi di F.3000, ho accompagnato mio fratello Piero. Avrebbe dovuto provare solo lui, ma io avevo con me la tuta e quel giorno ho commesso “il grave errore” di scendere in pista. Questo succedeva 15 giorni prima della gara di Adria".

- Qui è scattata la molla, poi come è andata?

"Tornando a casa da Magione, con mio fratello, il quale anche lui era tornato al volante di una monoposto dopo diversi anni per prepararsi in vista del GP Masters, abbiamo cominciato a fantasticare. Poi, dopo qualche telefonata, sempre nel viaggio di ritorno, avevamo già un po’ di budget per partire in questa avventura! L’unica scuderia che aveva una macchina disponibile era la Avelon, con la quale abbiamo preso accordi verbali e con loro ho disputato le due gare di Adria in cui il miglior piazzamento è stato il settimo posto".

- Ad Imola però correvi da privato, come mai?

"Sono stato contattato dalla Avelon la settimana stessa della corsa. Sembrava avessero un pilota disposto a partecipare a tutto il campionato. Era chiaro, io ero senza macchina. Era mercoledì ed il tempo stringeva. Ho saputo che c’era una vettura di Astromega ferma da cinque mesi in Belgio. Grazie all’aiuto di Pinton della Durango e di Enzo Coloni, li abbiamo convinti ad affittarcela. Astromega ha acconsentito, ma non avevano nessuno disponibile a portarla in Italia. Grazie a due veri amici, Vasco e Alberto, partiti per il Belgio il mercoledì stesso all’una di notte per essere qui il giovedì pomeriggio con la vettura di Astromega, io ho potuto partecipare al secondo appuntamento di Campionato F.3000 grazie ai ragazzi della RC Motorsport che per due notti non hanno dormito per allestire la monoposto".

Intervista tratta da Euroseries3000.com