8 Ott [8:26]
Osella rilancia con la PA21
"motociclistica" per le salite
Gianluca Marchese
Dopo lo sviluppo della monoposto FA30 Evo RPE, Enzo Osella lancia la propria factory nel mercato dei prototipi in grado di ospitare propulsori motociclistici tra le biposto del gruppo E2B (dove tra le altre compaiono già Radical ed Elia Avrio) proponendo la nuova e più "piccola" Osella PA21 jrB con possibilità di montare propulsori di cilindrata tra 1000 e 1600. Il primo esemplare sarà testato fino a dicembre con un BMW 1000, ma le 8 sport destinate ai clienti non comprenderanno il motore per lasciare piena libertà ai clienti, in particolare a quelli che già ne posseggono uno.
In pratica, si legge in una nota ufficiale, "alla vettura manca il motore con relativo scarico, cablaggio e centralina che vanno necessariamente assieme", mentre "tutto il resto, compreso il cruscotto, gli interruttori necessari, l’impianto di estinzione, batteria e stacca batteria e il cambio al volante fanno parte della dotazione". Per un totale di 52mila euro più iva. Il telaio è della famiglia PA21 e presenta gli ultimi sviluppi apportati da costruttore nella parte posteriore sulla scia di quanto innovato sull'ultima PA21 Evo che ha debuttato e poi vinto in pista con Danny Molinaro e sulla stessa FA30 Evo.
Gli pneumatici previsti sono Avon (cerchi in lega Oz da 13” con 8 pollici all’anteriore e 10 al posteriore). L'obiettivo dichiarato, tra l'altro con una certa sicurezza, è di fornire un prototipo in grado di superare i riscontri delle CN2 e di avvicinare quelli della PA2000, pur se quest'ultimo limite sembra fin troppo ambizioso.
Negli ultimi mesi si era già parlato di un'"Osellina" spinta da motore motociclistico perché diversi erano i progetti intrapresi dal 2014. Già ammirato da tutti quello della Victor P12, la biposto derivata proprio da un telaio Osella PA21 e spinta da motore BMW da 1000cc preparata dalla Progetto Corsa e già collaudata in gara in CIVM al 50° Trofeo Luigi Fagioli. A Gubbio in agosto fu l'esperto driver campano Enrico "Chico" Maione a portarla al debutto, tra l'altro con tempi interessanti nonostante qualche problema al cambio (a 5" da Omar Magliona, vincitore del gruppo CN sulla PA21 Evo, ma sugli stessi riscontri delle altre CN2).
Ovviamente l'intento è quello di sfruttare al massimo il rapporto peso/potenza, oltre all'agilità, molto importante in salita, e l'esperienza osservata al Fagioli ha evidentemente convinto Enzo Osella a intraprendere questa nuova sfida. Il peso della Victor P12, intuizione del tecnico Vittorio Nolè, è di 330 chili e il propulsore preparato dalla LRM eroga fino a 210 cavalli, ma alla Progetto Corsa, factory che con Osella vanta tante collaborazioni, dicono che si può arrivare a 225.