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24 Set [10:05]

Panthera Team Asia, la squadra
che punta a entrare in F1 nel 2021

Jacopo Rubino - Photo4

C’è una squadra in fase di costruzione per entrare in Formula 1 a partire dal campionato 2021. Si chiama "Panthera Team Asia", un nome che spiega subito l’idea di fondo: creare una scuderia di riferimento per il continente asiatico, da cui provengono alcuni finanziatori già coinvolti. Alla guida dell’operazione ci sono Michael Orts, ex pilota GT, e Benjamin Durand, in precedenza direttore generale del programma SMP Racing nel WEC. Entrambi francesi.

Lo scorso weekend Orts e Durand erano nel paddock di Singapore, e in una intervista a RaceFans hanno svelato un po' delle loro carte. Con una promessa: "Avremo le risorse per essere all'altezza, senza essere ridicoli". Si vuole scongiurare qualcosa di simile a quanto visto nel 2010, con Lotus, Virgin e HRT che debuttarono rimediando distacchi siderali dal resto del gruppo. Una distanza peraltro mai realmente colmata, per colpa di vari fattori.

Non è casuale puntare all'ingresso nel 2021, l'anno dell'attesa rivoluzione nei regolamenti. In attesa che siano (finalmente) definiti, Panthera sta studiando la propria impostazione tecnica. Il modo più rapido per essere pronti è replicare l'approccio scelto dalla Haas, con la fornitura di qualsiasi componente consentita. L'obiettivo, in ogni caso, è “diventare più vicini alla Williams che alla Haas, anche se sarà un processo lungo", ha chiarito Durand. L’ambizione, quindi, è di evolversi in una realtà più autonoma a livello progettuale. Nel frattempo, sono state avviate le discussioni per ottenere un contratto di motorizzazione.

Tim Milne è stato invece ingaggiato come capo aerodinamico: non è un mistero, l'ingegnere inglese lo ha scritto pubblicamente sul suo profilo Linkedin. Aveva ricoperto questo ruolo in Manor dal 2015 al 2017, prima del fallimento del team, e in passato ha lavorato pure in Renault, Honda, Super Aguri, Toyota e Caterham.

Il personale già messo insieme, per adesso, opera in una sede provvisoria nel Regno Unito, situata vicino al circuito di Silverstone. "Ovviamente abbiamo bisogno di partire da dove si concentra questo settore, e da dove possiamo assumere", ha spiegato Durand, "ma ci svilupperemo in Asia. È lì che vogliamo essere nel lungo periodo". In una F1 che guarda con crescente interesse a quella zona del mondo (basti pensare all'inserimento della gara in Vietnam, o al sogno di Liberty Media di un secondo round in Cina), potrebbe essere una mossa interessante. Sempre che la FIA, quando sarà il momento, dia l’ok all'iscrizione. Sulla carta, rivedere una griglia da 22 macchine sarebbe un’ottima notizia.
RS Racing