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22 Dic [19:50]

Pilota per pilota, stagione '23
Daniel Ricciardo - Evanescente

Massimo Costa - XPB Images

Se l'intenzione era quella di riportare nei Gran Premi un pilota che tanto ha dato alla F1, che mette allegria solo a vederlo, insomma, un vero personaggio simpatico a tutti , potremmo dire che è stata azzeccata. Se l'idea era quella di risollevare le sorti dell'Alpha Tauri-Honda, di portare una scossa all'ambiente faentino e mettere del pepe sotto il sedile Red Bull di Sergio Perez, non è stata granché centrata. E va inserita tra le strane scelte della coppia Horner-Marko, che negli anni ci hanno regalato vere e proprie perle.

Con l'Apha Tauri non ne hanno azzeccata una quest'anno. Prima scegliendo l'enigmatico 27enne Nyck De Vries, a cui poi non è stato dato neanche il tempo per respirare , per poi prendere (appunto) il 34enne Ricciardo che era reduce da una disastrosa stagione 2022 con la McLaren, tanto che per la disperazione Zak Brown lo aveva licenziato a fine anno. E dire che il compito del team di Faenza era quello di portare in F1 giovani da svezzare facenti parte della Academy Red Bull (sempre perfettamente interpretato), e invece questo giro, ecco un 27enne e un 34enne. Avevano per le mani un talentino come Liam Lawson, ma era stato spedito in Giappone, nella Super Formula.

Quando Ricciardo, dopo che nei primi due Gran Premi svolti (Budapest e Spa) ha praticamente fatto il De Vries e nel terzo si è rotto il polso nelle libere di Zandvoort, Marko è stato costretto a mettere in macchina Lawson, il quale rapidamente ha stupito tutti quanti sfiorando la zona punti a Monza e Suzuka, chiudendo nono a Singapore dove aveva addirittura centrato la Q3. Qualche punto di domanda se lo saranno fatti Horner e Marko? Chissà, ma tanto a loro nulla si può dire per avere vinto le scommesse prima di Sebastian Vettel, poi di Max Verstappen.

Tornando a Ricciardo, l'australiano ha ripreso in mano l'Alpha Tauri dopo aver saltato cinque gare. Il rientro ad Austin non è stato facile, a Città del Messico è stato splendido (quarto in qualifica e settimo nel Gran Premio, ma va aggiunto che la AT04 volava a quelle alture come ha dimostrato anche Yuki Tsunoda), ma nelle successive tre corse è ripiombato nell'anonimato mentre il suo compagno giapponese finiva a punti a San Paolo e Yas Marina. Insomma, non proprio quel surplus che ci si aspettava da lui. Su sette GP svolti, una sola volta nel Q3 e in una sola occasione in zona punti. Nonostante questi deprimenti risultati, Ricciardo si è preso pure la riconferma per il 2024. Forse era meglio farlo con Lawson...

Voto finale: 5

RS Racing