23 Dic [18:20]
Pilota per pilota, la stagione '23
Nico Hulkenberg - Indispensabile
Massimo Costa - XPB Images
Nico Hulkenberg è uno di quei piloti che potremmo definire indispensabili. Perché pur non avendo mai conquistato un podio, nella sua lunga carriera in F1 ha sempre portato punti alle squadre per cui ha corso. Nel bene o nel male, lui ha costantemente timbrato il cartellino risultando affidabile ed estremamente prezioso per le squadre che lo hanno schierato nel Mondiale dal 2010 in poi. Prima la Williams, poi la Force India, la Sauber, ancora la Force India, la Renault, la Racing Point/Aston Martin nel ruolo di riserva, e infine la Haas.
Gunther Steiner lo ha voluto al fianco di Kevin Magnussen perché non ne poteva più degli incidenti causati da Mick Schumacher. Esigeva un pilota esperto, come il danese. E Hulkenberg lo ha ripagato con ben nove accessi alla Q3 contro i tre di Magnussen, e 9 punti conquistati. Che non sono certo molti e quel che si sperava, ma la VF-23 quest'anno è stata veramente insufficiente. A differenza di Kevin però, che come già descritto non ha vissuto una gran stagione in quanto a prestazioni, Hulkenberg nonostante i suoi 36 anni si è fatto valere eccome.
Meritata la sua riconferma per il 2024, nella speranza che la nuova monoposto del team Haas possa essere più incisiva di quella che abbiamo visto in pista nel 2023. Hulkenberg ha superato i 200 Gran Premi disputati, è arrivato a 203, ed è sempre stato preso di mira perché non ha mai conquistato un podio a differenza dei suoi compagni dell'epoca, che sono stati Perez in Force India e anche Kamui Kobayashi in Sauber. Circostanze sfortunate, ma Nico non ne ha mai fatto un dramma. Può vantare tre quarti posti e una clamorosa pole a San Paolo nell'anno del debutto in F1 con la Williams. Che poi lo mise a piedi e lui si rifugiò alla Force India vivendo una stagione di sole prove, per poi rientrare in pianta stabile nel Mondiale nel 2012.
Hulkenberg nelle formule minori è stato una sorta di Charles Leclerc, di George Russell, di Lando Norris. Ha vinto tutto. Prima la formativa F.BMW tedesca nel 2005, poi la A1 Grand Prix nel 2007/2008 difendendo i colori della Germania (stiamo parlando di quel campionato per nazioni molto competitivo che si disputava con le Lola), la F3 Euro Series nel 2008, la GP2 nel 2009. E poi, aggiungiamoci pure la grande vittoria nella 24 Ore di Le Mans, con la Porsche LMP1, nel 2015. Una vera impresa quest'ultima, perché ottenuta mentre correva anche nel Mondiale F1 e perché non si è mai verificato nei tempi moderni che un pilota di F1 si imponesse nella maratona francese.
Voto finale: 6,5