Michele Montesano
È sempre più imminente il fatidico debutto ufficiale dei pit-stop in Formula E. A partire da questa stagione, già iniziata con l’E-Prix di San Paolo, farà il suo esordio la tanto attesa ricarica rapida. Il Pit Boost, questa la denominazione ufficiale, verrà utilizzato nel campionato in corso esclusivamente nei fine settimana in cui ci saranno due gare. L’obiettivo è quello di differenziare le strategie tra i due E-Prix e aggiungere un’ulteriore incognita alla corsa.
Al fine di garantire la massima sicurezza, ciascun team potrà effettuare una sola sosta ai box alla volta. Inoltre nell’arco dei trenta secondi del Pit Boost il sistema, fornito dal partner tecnico ABB, caricherà di circa il 10% la batteria da 600 kW montata sulla monoposto Gen3 Evo. Ricordiamo che il primo E-Prix con la sosta sarà quello di Jeddah a metà febbraio. Seguitammo poi i doppi appuntamenti di Montecarlo, Tokyo, Shanghai, Berlino e Londra.
Oltre a confermare l’introduzione del
Pit Boost, il recente Consiglio Mondiale FIA ha definito l’utilizzo dell’Attack Mode in occasione delle gare in cui verrà implementata la ricarica rapida. Nello specifico le due attivazioni di potenza extra, in cui le monoposto raggiungono la soglia dei 350 kW e che da questa stagione sfrutta anche la trazione anteriore, potranno essere effettuate dal terzo giro di gara in poi. Ciò consentirà di rendere l’E-Prix più combattuto fin dalle prime fasi non concentrando tutta l’azione in pista negli ultimi giri.