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16 Apr [19:48]

Portimão – Gara
Toyota chiude davanti Ferrari e Porsche

Michele Montesano - XPB Images

Anche nella 6 Ore di Portimão è proseguito il dominio targato Toyota nel FIA WEC. A differenza di quanto avvenuto nella 1000 Miglia di Sebring, questa volta la squadra campione in carica non è riuscita a monopolizzare i primi due gradini del podio. A pesare sul bilancio del team nipponico è stato il guasto ad un sensore che ha rallentato, nel corso della seconda ora, la LMH di Mike Conway, Kamui Kobayashi e Josè Maria Lopez. Così a conquistare la vittoria è stato l’equipaggio del poleman Brendon Hartley, Sebastien Buemi e Ryo Hirakawa.

Nonostante le prime cinque posizioni siano state occupate da altrettanti costruttori differenti, la Toyota resta la squadra da battere. La GR010 Hybrid ha chiuso con un margine di un giro sulla Ferrari 499P di Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen, a sua volta seguita dalla Porsche di André Lotterer, Laurens Vanthoor e Kevin Estre. Proprio la 963 gestita dal Team Penske è stata la prima LMDh a salire sul podio in una gara del WEC.



Se allo start (nella foto sopra) James Calado era riuscito a frapporsi tra le due Toyota, il team nipponico ha immediatamente ristabilito le gerarchie riprendendosi le prime posizioni. Le GR010 Hybrid stavano allungando sui rivali quando, trascorsi i primi ottanta minuti di gara, una bandiera nera con bollo arancio ha costretto il team nipponico a richiamare ai box la LMH di Conway. La FIA, non ricevendo più i dati dal sensore che monitora la coppia della trasmissione della vettura, ha obbligato la sostituzione dell’elemento difettoso. Gli uomini Toyota sono così stati costretti a cambiare l’intero gruppo dell'albero di trasmissione posteriore sinistro.

Con la Toyota numero 7 scivolata a fondo classifica, e ormai fuori dai giochi, entrambe le Ferrari sono salite in zona podio con Nielsen a precedere Calado. Anche dopo il cambio piloti le posizioni non sono cambiate: Miguel Molina ha tenuto a bada Antonio Giovinazzi. Fin quando il pugliese, verso metà gara, ha lamentato un malfunzionamento ai freni. A rallentare la 499P è stato il non corretto funzionamento del sistema brake by wire che, in seguito, ha portato ad un innalzamento delle temperature di esercizio dell’impianto frenante.



Costretti a effettuare una sosta anticipata, in Ferrari hanno cercato di recuperare il terreno perso con Alessandro Pier Guidi. Ma, a trenta minuti dalla bandiera a scacchi, un cedimento al disco del freno anteriore sinistro ha costretto il pilota di Tortona ad alzare il piede chiudendo al sesto posto finale. Ad approfittarne è stata la Porsche, terza nonostante un rabbocco a dieci minuti dal termine, seguita dalla Cadillac di Richard Westbrook, Alex Lynn e Earl Bamber. Ancora una volta la V-Series.R si è dimostrata la LMDh più affidabile del lotto, tuttavia una sosta supplementare l’ha esclusa dalla lotta per il podio.

Boccata d'ossigeno per Peugeot che, dopo la modifica all’attuatore del cambio, ha finalmente portato a termine una gara senza registrate inconvenienti tecnici. Anche se gli uomini del Leone sono stati costretti a sostituire l’idroguida della 9X8 numero 93 prima della partenza, il quinto posto di Loïc Duval, Gustavo Menezes e Nico Müller fa ben sperare per il prosieguo della stagione. Settima l’altra LMH francese che ha preceduto la Glickenhaus e la seconda Toyota. Fuori dai giochi la Vanwall Vandervell che, allo scoccare della quinta ora, è finita nelle vie di fuga per colpa di un guasto ai freni.



Dimostrazione di forza per il team United Autosports che ha conquistato la doppietta in classe LMP2 (nella foto sopra). Superata Dorian Pin, scattata dalla pole, le vetture del team diretto da ZaK Brown hanno controllato la maggior parte della gara. Al termine della 6 ore Oliver Jarvis, Giedo Van der Garde e Josh Pierson hanno preceduto, per appena 684 millesimi, i compagni di squadra Frederick Lubin, Philip Hanson e Ben Hanley. Sempre veloce e consistente, Van der Garde è stato il trascinatore del suo equipaggio. Mentre un malfunzionamento alla radio dell’Oreca 07, è invece costato a Jarvis una sosta più lenta e la possibile vittoria.

Louis Deletraz, che ha diviso l’abitacolo del prototipo griffato WRT con Robert Kubica e Rui Andrade, ha conquistato il gradino più basso del podio sopravanzando negli ultimi minuti Danill Kvyat. Il team Prema ha pagato a caro prezzo l’ingresso della safety car, chiamata in pista per rimuovere la Vanwall di Jacques Villeneuve, poiché al restart si è ritrovato con un set di pneumatici più usurato rispetto agli avversari. Ciò non cancella la bella prestazione di Mirko Bortolotti, Pin e Kvyat. A chiudere la top 5 l’equipaggio Jota di Yifei Ye, David Beckmann e l’idolo di casa Antonio Felix da Costa.



Finale al cardiopalma in LMGTE Am con la Corvette (nella foto sopra) che in Portogallo è riuscita a bissare il successo ottenuto a Sebring. Scattato dalla pole, Ben Keating inizialmente ha dovuto fare i conti nuovamente contro la Porsche delle Iron Dames. Nonostante i 30 kg di peso handicap, la Corvette è uscita sulla distanza grazie alla consistenza di Nicolas Varrone e la velocità di Nicky Catsburg. Proprio l’olandese, nel corso dell’ultima ora, ha messo in mostra tutta la sua classe nel rintuzzare gli attacchi di uno scatenato Alessio Rovera. L’ufficiale Ferrari, assieme alla bravissima Lilou Wadoux, ha sopperito al più lento Bronze Luis Perez Companc chiudendo secondo a soli 260 millesimi dalla Corvette.

Terzo posto per le sempre più veloci Iron Dames Sarah Bovy, Michelle Gatting e Rahel Frey. A completare le prime cinque posizioni le Ferrari 488 AF Corse di Davide Rigon, Francesco Castellacci e Thomas Flohr, seguite della rossa di Ulysse de Pauw, Simon Mann e Diego Alessi, quest’ultimo protagonista di un primo stint in cui ha dettato il passo fra le GT.

Domenica 16 aprile 2023, gara

1 - Buemi-Hartley-Hirakawa (Toyota GR010) - Toyota - 222 giri -
2 - Fuoco-Molina-Nielsen (Ferrari 499P) - Ferrari - 1 giro
3 - Estre-Lotterer-Vanthoor (Porsche 963) - Penske - 1 giro
4 - Bamber-Lynn-Westbrook (Cadillac V-LMDh) - Cadillac - 2 giri
5 - Duval-Menezes-Müller (Peugeot 9X8) - Peugeot - 2 giri
6 - Pier Guidi-Calado-Giovinazzi (Ferrari 499P) - Ferrari - 3 giri
7 - Di Resta-Jensen-Vergne (Peugeot 9X8) - Peugeot - 3 giri
8 - Dumas-Briscoe-Pla (Glickenhaus 007) - Glickenhaus - 5 giri
9 - Conway-Kobayashi-Lopez (Toyota GR010) - Toyota - 7 giri
10 - Pierson-Van der Garde-Jarvis (Oreca 07-Gibson) - United AS - 7 giri
11 - Lubin-Hanley-Hanson (Oreca 07-Gibson) - United AS - 7 giri
12 - Andrade-Kubica-Delétraz (Oreca 07-Gibson) - WRT - 7 giri
13 - Pin-Bortolotti-Kvyat (Oreca 07-Gibson) - Prema - 7 giri
14 - Beckmann-Ye-da Costa (Oreca 07-Gibson) - Jota - 7 giri
15 - Ugran-Viscaal-Correa (Oreca 07-Gibson) - Prema - 7 giri
16 - Gelael-Habsburg-Frijns (Oreca 07-Gibson) - WRT - 7 giri
17 - Heinemeier Hansson-Fittipaldi-Rasmussen (Oreca 07-Gibson) - Jota - 7 giri
18 - Vaxiviere-Canal-Milesi (Alpine A470-Gibson) - Alpine - 7 giri
19 - Smiechowski-Scherer-Costa (Oreca 07-Gibson) - Inter Europol - 8 giri
20 - Negrão-Rojas-Caldwell (Alpine A470-Gibson) - Alpine - 9 giri
21 - Keating-Varrone-Catsburg (Chevrolet Corvette) - Corvette - 16 giri
22 - Perez Companc-Wadoux-Rovera (Ferrari 488) - AF Corse - 16 giri
23 - Bovy-Gatting-Frey (Porsche 911) - Iron Dames - 16 giri
24 - Flohr-Castellacci-Rigon (Ferrari 488) - Af Corse - 16 giri
25 - Alessi-Mann-de Paw (Ferrari 488) - AF Corse - 16 giri
26 - Ramos-Moura de Oliveira-Cairoli (Porsche 911) - Project 1 - 17 giri
27 - Ried-Pedersen-Andlauer (Porsche 911) - Dempsey-Proton - 17 giri
28 - Al Harty-Dinan-Eastwood (Aston Martin Vantage) - TF Sport - 17 giri
29 - Tincknell-Hardwick-Robichon (Porsche 911) - Proton - 18 giri
30 - Kimura-Huffaker-Serra (Ferrari 488) - Kessel - 18 giri
31 - Wainwright-Pera-Barker (Porsche 911) - GR Racing - 18 giri
32 - Schiavoni-Cressoni-Picariello (Porsche 911) - Iron Lynx - 19 giri
33 - Dalla Lana-Jefferies-Thiim (Aston Martin Vantage) - TF Sport - 20 giri
34 - Cullen-Kaiser-Aubry (Oreca 07-Gibson) - Vector - 29 giri
35 - Cameron-Christensen-Makowiecki (Porsche 963) - Penske - 33 giri

Giro più veloce: Brendon Hartley 1'30"171

Ritirati
Dillmann-Guerrieri-Villeneuve (Vanwall Vandervell 680) - Vanwall
Hoshino-Stevenson-Fujii (Aston Martin Vantage) - D'Station

Il campionato Hypercar
1.Buemi-Hartley-Hirakawa 53 punti; 2.Fuoco-Molina-Nielsen 42; 3.Conway-Kobayashi-Lopez 40.

Il campionato LMP2
1.Lubin-Hanley-Hanson 56 punti; 2.Pin-Bortolotti-Kvyat 40; 3.Albuquerque 38.

Il campionato LMGTE Am
1.Keating-Varrone-Catsburg 64 punti; 2.Ried-Pedersen-Andlauer 33; 3.Mann-de Paw 28.
LP Racing