Jacopo RubinoTest completati a Le Castellet per Ferrari e Pirelli: subito dopo il Gran Premio di Monaco, la squadra di Maranello è tornata in pista nelle giornate di martedì 25 e mercoledì 26 maggio per i collaudi delle gomme 2022 di Formula 1, questa volta intermedie e da bagnato. Erano le prove che nei programmi avrebbe dovuto effettuare la Mercedes, prima di chiamarsi fuori quasi in extremis per
questioni legate al budget cap.
La Ferrari, contenta di subentrare e di avere un'ulteriore occasione per scoprire i pneumatici da 18 pollici, ha schierato i suoi titolari Charles Leclerc e Carlos Sainz, come accaduto nelle precedenti sessioni di cui è stata incaricata a Jerez e Sakhir. La vettura utilizzata è stata ancora la SF90 del 2019, adattata a livello di aerodinamica e sospensioni.
Il tracciato del Paul Ricard è stato irrigato artificialmente: in mattinata per montare le coperture intermedie, mentre al pomeriggio, aumentando la quantità d'acqua sull'asfalto, sono state messe a punto le Cinturato in versione full wet. Martedì è stato all'opera Leclerc, tornato subito all'opera dopo la delusione nella gara di casa, coprendo 83 giri su intermedie e 58 con i pneumatici da bagnato estremo. Oggi è stato il compagno di scuderia Sainz a completare il lavoro, con 75 giri su specifica intermedia e ben 92 con full wet. In totale la Pirelli ha quindi accumulato un totale di 308 passaggi, pari a circa 1800 km.
L'azienda italiana avrà altre due giornate dedicate alle gomme da bagnato, le ultime nel calendario stilato: quelle del 15 e 16 settembre a Magny-Cours, con l'Alpine quale team designato. Il 6 e 7 luglio a Spielberg, invece, toccherà all'AlphaTauri riprendere il lavoro avviato sulle slick: con la struttura dei pneumatici ormai già deliberata, l'attenzione della Pirelli è indirizzata sulla definizione delle mescole.