19 Gen [14:52]
Pubblico in crescita e più giovane:
i dati di Liberty Media sulla F1 2018
Più pubblico, su tutte le piattaforme, e un po' più giovane: è il quadro che emerge grazie ai riscontri forniti da Liberty Media dopo la stagione 2018 di Formula 1, la seconda della sua gestione. La proprietà americana del Circus ha comunicato orgogliosamente i dati raccolti, che mostrano un incremento positivo su tutte le misurazioni compiute.
In materia di TV, che resta ancora il media di riferimento, gli spettatori unici sono cresciuti globalmente del 10 per cento (490 milioni), mentre l'audience è aumentata del 3 per cento arrivando a quasi 1,60 miliardi di persone. Ma il vero boom viene dai social network, settore della comunicazione in cui Liberty ha compiuto senza dubbio notevoli sforzi, raccogliendone adesso frutti. I followers complessivi tra Facebook, Twitter, Instagram e YouTube hanno registrato un +54%, toccando nel complesso i 18,5 milioni, accompagnato da una impennata per interazioni e condivisivi. La F1, quindi, si conferma "come il grande sport con la principale crescita sui social media", viene sottolineato. Su YouTube, considerato un "nemico" per buona parte dell'era Ecclestone, gli iscritti al canale ufficiale sono saliti addirittura del 115%.
Numeri in crescita anche per il sito istituzionale Formula1.com, oltre al contributo portato dalle nuove iniziative lanciate: il podcast "Beyond the Grid", che in questi mesi ha prodotto interviste a vari personaggi di spicco, e lo show in diretta post-gara su Twitter.
Pubblico più giovane, dicevamo: un bel successo, per una disciplina che sembrava diventata incapace di calamitare le generazioni più fresche. Della base totale di pubblico, passata da 503 a 506 milioni, ben più di un terzo è sotto i 35 anni: la F1 è sul podio di questa classifica fra tutte le principali leghe sportive. E il 62% ha invece meno di 45 anni. Dei nuovi seguaci acquisiti, il 36% addirittura nella fascia under 25: buona parte del merito è attribuita al campionato virtuale eSports, non a caso seguito per l'80% da chi ha meno di 35 anni.