14 Lug [11:03]
Radiatori fragili sulla Renault:
in due GP stessa causa dei ritiri
Jacopo Rubino
La Renault ha un problema di surriscaldamento da risolvere: quello che ha costretto Daniel Ricciardo ed Esteban Ocon a collezionare ciascuno un ritiro, fra i Gran Premi di Austria e Stiria. "Questo basso livello di affidabilità non è accettabile, in uno schieramento così combattuto", ha ammesso il team principal Cyril Abiteboul. "Avevamo inviato tutti i radiatori a Enstone, sono stati analizzati uno ad uno, ma ci è sfuggito qualcosa". La squadra della Losanga ha subito lasciato per strada punti preziosi, mentre McLaren e Racing Point, le più dirette avversarie sulla griglia della Formula 1 2020, volano.
I primi due round disputati, però, hanno dato anche segnali positivi: per la Renault il circuito di Spielberg negli anni scorsi scorsi era stato molto ostico, questa volta invece la RS20 si è dimostrata maggiormente a suo agio. "Rispetto al passato, su questa pista abbiamo fatto enormi passi avanti. Ma anche le altre scuderie", ha affermato Abiteboul.
Ocon nella qualifica sul bagnato del GP di Stiria aveva ottenuto uno splendido 5° tempo. In un certo senso, aumenta il rammarico per il risultato sfuggito: "Avevamo una grossa opportunità", ha ammesso il francese. Qualche punto è arrivato dal compagno di squadra Ricciardo, ottavo, insieme a cui Ocon aveva ingaggiato anche un bel duello in pista, mentre viaggiavano su strategie diverse. "Speravamo sicuramente in qualcosa di più", ha poi confessato l'australiano, "ma con le gomme soft non siamo stati veloci come speravamo".
Anzi, Ricciardo nella parte finale della gara si è dovuto difendere dalla Racing Point di Lance Stroll. Ci stava riuscendo benissimo, ma una controversa manovra di attacco del canadese all'ultima tornata, non punita dai commissari, gli ha fatto perdere la posizione anche nei confronti di Lando Norris: "Credo che se avessi sterzato ci saremmo scontrati. Forse avrei dovuto bloccarlo. In generale c'è un po' di frustrazione", ha commentato l'ex Red Bull.
La prossima tappa della F1 è in Ungheria, dove potrebbero esserci temperature molto alte: per l'impianto di raffreddamento della Renault, sarebbe una verifica fondamentale.