29 Lug [10:32]
Radio Libera entra nel paddock
Clamoroso dietrofront della FIA
Massimo Costa
Dunque, fateci capire. Siamo passati da una situazione di delirio tipicamente da Stasi, il temuto e terribile servizio segreto della Germania Est che tutto controllava e niente permetteva, a Radio Libera. La FIA non finisce di stupire, in negativo, per le sue... ferme decisioni. Una volta di più si evidenzia il fallimento intellettuale delle persone che presiedono questo sport. Fino a Budapest le comunicazioni radio tra piloti e box erano vietate, addirittura inasprite dopo le polemiche sollevate per il dialogo tra Nico Rosberg e il suo ingegnere che aveva portato alla penalità del tedesco a Silverstone.
Poi, in Ungheria, la penalità a Jenson Button che aveva provocato l'ironica risposta, andata in diretta durante la corsa, del pilota McLaren. Uno schiaffo ai burocrati in camicia bianca. E così, dopo le polemiche sollevate dai Media, noi compresi, Bernie Ecclestone e i team hanno cominciato nei giorni scorsi a parlare con i responsabili FIA. Che si sono sciolti come un gelato esposto al sole e come niente fosse hanno fatto marcia indietro. Nessun divieto eccetto nel giro di ricognizione e in fase di partenza del Gran Premio.