11 Ott [12:56]
Red Bull "colpita" dai progressi Honda,
e dal calore del pubblico giapponese
Jacopo Rubino - Photo4
Il matrimonio con la Honda non è ancora effettivo, almeno in pista, ma la Red Bull ha una fiducia crescente per 2019: lo ha sottolineato il team principal Christian Horner, che sembra sempre più convinto della decisione di cambiare power unit e interrompere la fornitura Renault iniziata nell'ormai lontano 2007.
"Siamo stati molto colpiti dai progressi fatti dalla Honda durante l'anno. Ovviamente stiamo lavorando a stretto contatto per integrare il motore nella macchina della prossima stagione. Il dialogo fra le due parti è stato ottimo, siamo davvero impressionati dal loro impegno e dalla loro voglia di vincere", ha commentato il manager inglese.
Attraverso la sorella minore Toro Rosso, Red Bull può intanto tenere d'occhio sul campo la bontà delle evoluzioni introdotte sul V6 giapponese. E le gare di Sochi e Suzuka, in tal senso, hanno dato ottimi segnali sul fronte prestazionale. Con Horner che ha ribadito le proprie ambizioni: "Noi non guardiamo a mantenere la nostra attuale posizione, ma al vertice. Ed è lo stesso obiettivo della Honda. Per vincere in questo sport serve che tutti gli elementi siano performanti, e di sicuro il propulsore è una componente chiave".
E mentre Masashi Yamamoto, il responsabile motorsport della casa nipponica, parla della pressione "convertita in energia positiva", Helmut Marko intravede grandi prospettive anche a livello commerciale. Il consulente austriaco è galvanizzato dopo l'accoglienza destinata alla Toro Rosso dai tifosi del Sol Levante. "Vi immaginate se iniziassimo a vincere e a stare davanti?", ha evidenziato ad Autosport.
La ciliegina sulla torta sarebbe avere di nuovo al via un driver locale, con Honda che attualmente supporta Tadasuke Makino e Nirei Fukuzumi nel loro cammino in F2. "Avere un giapponese in griglia sarebbe molto significativo, anche per noi. Sono entrambi buoni piloti e li stiamo allenando per un futuro brillante", ha commentato Yamamoto.