Jacopo Rubino - Photo4Resterà tutto come oggi, almeno per il 2019: la Formula 1 non modificherà il suo sistema di punteggio. L'idea allo studio dello Strategy Group e di Liberty Media,
emersa durante l'estate, era quella di premiare almeno i primi 15 classificati al traguardo, invece degli attuali 10, o addirittura tutti i 20 piloti. Ma è mancata l'unanimità fra i team per procedere.
"Se tutti fossero stati d'accordo, sarebbe stato modificato per l'anno prossimo. Ma non è stato così", ha spiegato il direttore di gara Charlie Whiting nelle parole riportate da Speed Week.
L'attuale configurazione, che assegna 25 lunghezze al vincitore fino a una per il decimo posto, è stata introdotta nel 2010: l'obiettivo era quello di dare maggiore enfasi alle vittorie (con 7 punti di differenza rispetto al secondo) ed estendere le possibilità di marcare risultati significativi per le scuderie più piccole. L'unico correttivo apportato da allora, ma subito abolito, fu il doppio punteggio in vigore nel 2014 per l'ultimo round ad Abu Dhabi.
In questi anni, il sistema di punteggio della F1 è divenuto uno standard per tutti i principali campionati automobilistici internazionali, che lo hanno scelto senza imposizioni o con pochi ritocchi.
Di sicuro, secondo il responsabile sportivo Ross Brawn, qualsiasi novità sarà introdotta per essere duratura: "Si tratta di una decisione importante, se cambiassimo sarà per rimanere così una decina d'anni".