2 Mar [15:59]
Renault, Ricciardo non fa pressione:
"Ci vorrà un po' per prendere i top-team"
Jacopo Rubino
Daniel Ricciardo sembra pronto ad armarsi di pazienza. I tre top-team della Formula 1, Mercedes, Ferrari e la sua ex Red Bull, non sono ancora alla portata della Renault di cui ha deciso di sposare il progetto: "Ci vorrà un po' di tempo, ma non ci aspettavamo di raggiungerli durante i test invernali. Siamo molto realisti in merito", ha raccontato l'australiano.
Ad oggi, la Renault è pronta a ripartire dalla lotta per il quarto posto nel Mondiale Costruttori, ma il "gruppone" centrale, osservando i risultati delle prove a Barcellona, appare davvero combattutissimo con le varie Haas, Alfa Romeo, Toro Rosso e McLaren, quest'ultima spinta dalla power unit francese. "È impossibile fare previsioni accurate sulle prestazioni. Potrebbe persino dipendere da quale pilota farà meglio in Q2 o Q3", sottolinea Ricciardo. "Un giro pulito può valere anche due o tre posizioni. Di sicuro sono curioso, semplicemente per capire i rapporti di forze".
Il bilancio del precampionato Renault, comunque, è positivo: "È stata una buona settimana, abbiamo messo assieme un bel numero di giri (961 insieme al compagno Nico Hulkenberg, ndr) con tempi costanti. Stiamo facendo passi avanti, ma i progressi principali verranno in modo graduale. Andrò a Melbourne sapendo di essere a casa, e semplicemente con la voglia di correre". Non è nemmeno detto che la gara all'Albert Park sia totalmente rappresentativa dei valori in campo: "Durante la stagione le cose cambieranno, probabilmente persino durante i primi sei Gran Premi".
E guardando più in là, c'è sempre la sfida dell'orgoglio con la Red Bull, per dimostrare di aver presto la decisione giusta: "Negli ultimi tre anni la traiettoria della Renault è sempre cresciuta, mentre c’è la possibilità che quella della Red Bull vada giù anziché salire. Ora loro sono davanti a noi, ma credo che in breve tempo le gerarchie possano ribaltarsi", dice Ricciardo nelle parole riportate dalla Gazzetta dello Sport.
Quanto al rapporto con Max Verstappen: "Non ho niente di personale contro di lui, i nostri rapporti sono stati buoni anche dopo l’incidente di Baku, nel quale sono convinto che lui avesse la colpa. Non ho mai pensato che vi fosse troppa politica o che il team gli desse la macchina migliore. Ma ho avuto la sensazione che se un giorno ci fossimo trovati in lotta per il titolo loro sarebbero stati dalla parte di Max, per il fatto di voler vincere con il più giovane campione del mondo della storia". Ora ci sarà il confronto interno con Hulkenberg, tutt'altro che scontato. "Non è mai salito sul podio in F1 solo perché gli mancava la macchina giusta. Quest'anno, correndo nello stesso team, avrà l’occasione di provare a tutti che può battermi. Perciò mi aspetto il Nico più forte di sempre e sarà una bella sfida. Ci spingeremo a vicenda come succedeva con Verstappen".