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4 Ott [8:14]

Road Atlanta
Gara tormentata, vince la Porsche GT

Marco Cortesi

Storica vittoria assoluta per la Porsche GT alla Petit Le Mans 2015. Al volante di una delle 991 ufficiali schierate dal team CORE, Nick Tandy è riuscito a balzare al comando passando la Corvette DP del team ActionExpress di Curran-Cameron-Papis, e ad essere promosso sul gradino più alto del podio con due ore di anticipo rispetto alle 10 programmate. La corsa si è infatti svolta in condizioni meteo ingestibili, con l’acqua che, caduta nelle giornate precedenti, ha continuato a tormentare Road Atlanta tanto da saturare completamente pista e vie di fuga. Dopo un primo stop poco dopo la metà corsa in cui si erano addirittura scavati canali di scolo, si è deciso di riprendere le ostilità prima di arrivare all’interruzione definitiva.

Comunque, le caratteristiche di grip meccanico delle GT, oltre alle gomme Michelin, hanno fatto la differenza. Alle spalle di Tandy in vettura insieme a Richard Lietz e Patrick Pilet, si è classificata un’altra GT, la BMW Z4 di John Edwards, Lucas Luhr e Jens Klingmann, mentre Pilet ha incamerato il titolo 2015. Per quanto riguarda i prototipi, la vittoria finale (e anche la corona del NAEC, che comprende le quattro gare lunghe della stagione) è andata nuovamente all’ActionExpress Racing con Christian Fittipaldi e Joao Barbosa. Alla fine, hanno terminato terzi assoluti insieme a Sebastien Bourdais, mentre Cameron-Curran, oltre ai fratelli Taylor e Max Angelelli, sono stati messi fuori gioco da una sosta anticipata in occasione dell’ultima caution che, con la successiva bandiera rosse, si è rivelata disastrosa. Il team Taylor è stato tra l’altro tra i più critici nei confronti delle interruzioni.

Anche in classe LMPC il titolo è andato - per l’ennesima volta - al team CORE, che si è imposto con Jon Bennett e Colin Braun nonostante il ritiro in gara. A trionfare sono stati Mike Guasch, Tom Kimber-Smith e Andrew Palmer. In GTD a prevalere è stata a sorpresa la Ferrari della Scuderia Corsa con Bill Sweedler e Townsend Bell, grazie principalmente ai ritiri di tutti i rivali. La gara è andata al trio Lindsey-Pumpelli-Snow.

Sono state ovviamente tantissime le uscite di pista. Tra le prime quelle dei leader di campionato iniziali del team Spirit Of Daytona. Prima Michel Valiante, poi Mike Rockenfeller sono usciti larghi all’ultima curva, raccogliendo fango e detriti e causando il surriscaldamento della vettura, poi è stata la volta di John Pew, che dopo il gran botto delle libere era riuscito, con tutto il team Shank, a schierarsi miracolosamente. Salvo poi uscire di pista nel warm-up e anche più rovinosamente in gara.

Sabato 3 ottobre 2015, gara

1 - Tandy-Pilet-Lietz (Porsche 991) – Porsche - 199
2 - Luhr-Edwards-Klingmann (BMW Z4) – Rahal - 5”475
3 - Barbosa-Fittipaldi-Bourdais (Coyote-Corvette) – ActionExpress - 8”524
4 - Hand-Pruett-Dixon (Riley-Ford) – Ganassi - 8”773
5 - Curran-Cameron-Papis (Coyote-Corvette) – ActionExpress - 9”908
6 - Milner-Gavin-Briscoe (Corvette C7R) - Corvette - 11”764
7 - R.Taylor-J.Taylor-Angelelli (Dallara-Corvette) – Taylor - 13”378
8 - Werner-Auberlen-Farfus (BMW Z4) – Rahal - 14”446
9 - Kaffer-Fisichella-Vilander (Ferrari 458) - Risi - 20”840
10 - Garcia-Briscoe-Magnussen (Corvette C7R) – Corvette - 1 giro
11 - Sellers-Henzler-Long (Porsche 991) – Walker - 2 giri
12 - Westbrook-Valiante-Rockenfeller (Coyote-Corvette) – SDR - 2 giri
13 - Makowiecki-Bamber-Bergmeister (Porsche 991) – Porsche - 3 giri
14 - Guasch-Palmer-KimberSmith (Oreca FLM09) – PR1 - 5 giri
15 - Van der Zande-Hedlund-Schultis-Popow (Oreca FLM09) – Starworks - 5 giri
16 - Drumwright-Drissi-Yount-Mowlem (Oreca FLM09) - BAR1 - 6 giri
17 - Drumwright-Drissi-Yount-Mowlem (Oreca FLM09) - BAR1 - 7 giri
18 - Potter-Lally-Renauer (Porsche 991 GT America) - Magnus - 7 giri
19 - Carter-Goossens-Lawrence (Dodge Viper) - Riley - 7 giri
20 - Sweedler-Bell-Segal (Ferrari 458) - Scuderia Corsa - 7 giri
21 - Thorne-Cosmao-Thompson (Audi R8) – Flying Lizard - 7 giri
22 - Westphal-Serra-Cressoni (Ferrari 458) – Scuderia Corsa - 7 giri
23 - James-Farnbacher-Riberas (Porsche 991 GT America) - Alex Job - 7 giri
24 - MacNeil-Keen-Davis (Porsche 991 GT America) - Alex Job - 7 giri
25 - Nielsen-Wittmer-Davis (Aston Martin Vantage) - TRG - 8 giri
26 - Haase-Miller-Von Moltke (Audi R8) – Miller - 8 giri
27 - Marsal-Palttala-Priaulx-Johnson (BMW Z4) – Turner - 10 giri
28 - Keating-Bleekemolen-Bleekemolen (Dodge Viper) – Riley - 14 giri
29 - Bennett-Braun-Lazzaro (Oreca FLM09) - CORE - 25 giri
30 - Long-J.Miller-Devlin-Tremblay (Lola-Mazda) – SpeedSource - 32 giri
31 - Nunez-Bomarito-Tremblay (Lola-Mazda) – SpeedSource - 41 giri
32 - Goikhberg-Miller-Mitchell (Oreca FLM09) – BAR1 - 54 giri
33 - Rojas-Legge-Meyrick (DeltaWing DC13) – Elan - 66 giri
34 - Junqueira-Cimming-Menezes (Oreca FLM09) – RSR - 94 giri
35 - Pew-Negri-Wilson (Ligier JSP2-HPD) – Shank - 99 giri
36 - Popow-Rayhall-Falb-Popow (Oreca FLM09) – Starworks - 120 giri