12 Apr 2025 [17:20]
Sakhir – Gara 1
Il colpaccio di Martì
Luca Basso - XPB Images
È stato un finale emozionante e imprevedibile quello visto nella Sprint Race della Formula 2 in Bahrain, che ha premiato Pepe Martì sul gradino più alto del podio. Lo spagnolo, già andato a centro lo scorso anno nella gara breve di Abu Dhabi, è stato autore di una partenza eccezionale e negli ultimi giri ha sapientemente approfittato della bagarre per le posizioni di vertice.
Andiamo con ordine. La corsa è ripartita a pochi giri dal termine, dopo la seconda interruzione della safety car per la vettura Trident di Max Esterson ferma a bordo pista. Il leader Dino Beganovic è stato messo immediatamente sotto pressione da Joshua Dürksen. Il paraguaiano, partito dalla posizione del poleman (griglia invertita per i primi 10), è riuscito a sorpassare lo svedese ma, in evidente crisi con le proprie gomme, lo ha contenuto nelle tornate successive.
Al terzultimo giro, però, Richard Verschoor ha attaccato con convinzione Beganovic, e Martí – in quel momento dietro al nederlandese di MP – è stato scaltro a passare entrambi e a lanciarsi all’inseguimento di Dürksen, incapace di reggere il confronto con il pilota Campos. Dopodiché, anche Verschoor ha infilato il portacolori AIX, che si è dovuto accontentare del gradino più basso del podio.
Chi è rimasto deluso è sicuramente Beganovic, quarto sul traguardo dopo essere stato il principale mattatore della corsa nelle sue fasi centrali. Oliver Goethe (MP) ha strappato un prezioso quinto posto, mentre Arvid Lindblad (Campos) ha rimediato la sesta posizione, in un inizio di stagione complicato per il britannico. Ha chiuso in settima piazza Rafael Villagomez (Van Amersfoort).
È stata una prova dalle emozioni miste per i due italiani, Gabriele Minì e Leonardo Fornaroli. Il siciliano occupava il decimo posto prima della seconda safety car e, insieme al team Prema, hanno azzardato un passaggio alle gomme più morbide per concludere la gara; alla fine è arrivato l’ottavo posto e un punticino valido per la classifica. Invece, il piacentino di Invicta è partito con le mescole più dure, è scivolato 17esimo e solo con gli pneumatici “rossi” è riuscito a risale in nona posizione.
Chi si è messo in evidenza in negativo è stato Alex Dunne. L’irlandese ha prima spinto Victor Martins contro i cartelli all’esterno della prima curva poco dopo il via, dopodiché ha tentato ben due volte di portare Verschoor fuori dal tracciato, venendo rimesso al suo posto dall’esperto pilota MP. Infine, sprofondato indietro di diverse posizioni e toccatosi anche con Luke Browning, ha danneggiato ulteriormente la proprio monoposto, rischiando di coinvolgere l’incolpevole Fornaroli.
Da segnalare, inoltre, il prematuro ritiro di Sebastián Montoya nel corso del giro d’apertura, a causa di un testacoda causato da Amaury Cordeel; in quest’occasione è scesa in pista la vettura di sicurezza a neutralizzare la gara.
Sabato 15 marzo 2025, gara 1
1 – Pepe Martí – Campos – 23 giri in 46'24"663
2 – Richard Verschoor – MP – 0”922
3 – Joshua Dürksen – AIX – 1”537
4 – Dino Beganovic – Hitech – 1”870
5 – Oliver Goethe – MP – 1”984
6 – Arvid Lindblad – Campos – 3”028
7 – Rafael Villagómez – Van Amersfoort – 3”134
8 – Gabriele Minì – Prema – 3”321
9 – Leonardo Fornaroli – Invicta – 3”972
10 – Ritomo Miyata – ART – 4”205
11 – Luke Browning – Hitech – 4”498
12 – Amaury Cordeel – Rodin – 4”657
13 – Jak Crawford – DAMS – 7”131
14 – Sami Meguetounif – Trident – 7”956
15 – Victor Martins – ART – 9”176
16 – Roman Staněk – Invicta – 9”330
17 – Kush Maini – DAMS – 9”439
18 – John Bennett – Van Amersfoort – 10”633
19 – Alex Dunne – Rodin – 12”270
20 – Cian Shields – AIX – 12”442
Ritirati
Sebastián Montoya
Max Esterson
Il campionato
1. Dürksen 16; 2. Verschoor 13; 3. Martí 11; 4. Fornaroli 10; 5. Browning 6; 6. Beganovic, Goethe 5; 8. Staněk, Minì 4; 10. Lindblad, Montoya 3; 12. Villagómez, Martins 2.