Michele Montesano
Cambiano i circuiti ma non i protagonisti. L’undicesima stagione di Formula E è iniziata nuovamente nel segno di Pascal Wehrlein e della Porsche. Se lo scorso anno il tedesco era risultato il più veloce sul circuito di Città del Messico, questa volta il campione in carica della serie elettrica è stato imprendibile sul tracciato di San Paolo del Brasile. Autore di un crono di 1’09”851, Wehrlein è stato inoltre il primo pilota a siglare la pole con le nuove monoposto Gen3 Evo.
Porsche ha subito mostrato l’intenzione di confermarsi al vertice della Formula E. Rispettando il copione già visto nella passata stagione, Wehrlein è stato nuovamente il miglior interprete della vettura di Zuffenhausen. Il tedesco ha svettato fin dalla prima fase siglando il riferimento nel Gruppo B. Accedendo nella fase a duelli, Wehrlein ha poi saputo gestire al meglio la trazione integrale (novità di quest’anno) della monoposto battendo, nell’ordine, la Nissan di Norman Nato e il neo-acquisto del DS Penske Max Günther.
Approdato in finale, il campione in carica ha quindi incrociato le armi con Oliver Rowland. Benché sia riuscito a siglare il riferimento nel primo settore, l’inglese della Nissan non è stato altrettanto rapido nel prosieguo del giro venendo battuto da Wehrlein, velocissimo nel secondo e nel terzo settore. Sconfiggendo Rowland di novantanove millesimi, il tedesco ha così conquistato la sua settima pole in carriera nella Formula E.
In seconda fila ci sarà Jake Dennis (nella foto sopra), battuto proprio da Rowland in semifinale, e da Günther. Passato dalla Maserati alla DS, il tedesco si è confermato tra i più rapidi sul giro secco. Protagonista nella parte conclusiva della scorsa stagione, Antonio Felix da Costa ha iniziato il campionato per il verso giusto. Il portoghese, che scatterà dalla quinta piazzola davanti a Nato, si è dovuto inchinare a Rowland per soli sei centesimi. In netta ripresa anche la Mahindra, soprattutto nelle mani di Edoardo Mortara che affronterà l’E-Prix di San Paolo dalla settima casella precedendo Jean-Eric Vergne.
Primo a non accedere alla fase a duelli è stato Stoffel Vandoorne. L’ex campione di Formula E, alla sua prima apparizione ufficiale nelle vesti di pilota Maserati, si è visto tagliato fuori per soli settantaquattro millesimi. Non è andata meglio al compagno di squadra Jake Hughes solamente diciottesimo. Buona la performance di Dan Ticktum che ha piazzato la Cupra Kiro Race in undicesima posizione. Positivo anche il debutto delle ABT Lola Yamaha. Potendo contare sull’esperienza di Lucas di Grassi, il costruttore anglo-nipponico è riuscito a ottenere un importante quattordicesimo crono.
Sottotono le prestazioni dei piloti dell’Envision Racing con Sebastiene Buemi, dodicesimo, che ha preceduto il compagno Robin Frijns. Un errore nel suo ultimo tentativo, ha relegato il nuovo acquisto del team Andretti Nico Müller in quindicesima posizione. Più difficili del previsto le qualifiche delle McLaren. Attanagliato da problemi tecnici sulla sua monoposto in entrambe le prove libere, Sam Bird ha chiuso sedicesimo davanti al nuovo compagno di squadra Taylor Barnard.
A sorprendere, invece, è stata l’eliminazione di entrambe le Jaguar (nella foto sopra). La squadra campione in carica è parsa subito lontana dalla vetta fin dalle prove libere. Nick Cassidy, che partirà decimo, ha chiuso a tre decimi dal miglior crono del Gruppo A lamentando una scarsa fiducia nel setup della monoposto. Mentre Mitch Evans si è fermato a centro pista, dopo aver azionato accidentalmente il freno di emergenza, causando la bandiera rossa nel Gruppo B. Ricordiamo che dalla Gen3 il freno posteriore meccanico viene azionato solamente in caso di emergenza mentre, normalmente, sull’asse posteriore in fase di decelerazione si utilizza esclusivamente la frenata rigenerativa.
Sabato 7 dicembre 2024, qualifica
1 - Pascal Wehrlein (Porsche) - Porsche - 1'09"851
2 - Oliver Rowland (Nissan) - Nissan - 1'09"950
3 - Jake Dennis (Porsche) - Andretti - 1'09"906 - Semifinale A
4 - Maximilian Günther (DS) - DS Penske - 1'10"351 - Semifinale B
5 - Antonio Felix da Costa (Porsche) - Porsche - 1'10"107 - Quarti A
6 - Norman Nato (Nissan) - Nissan - 1'10"114 - Quarti B
7 - Edoardo Mortara (Mahindra) - Mahindra - 1'10"461 - Quarti B
8 - Jean-Eric Vergne (DS) - DS Penske - 1'10"486 - Quarti A
9 - Stoffel Vandoorne (DS Maserati) - Maserati - 1'12"046 - B
10 - Nick Cassidy (Jaguar) - Jaguar - 1'12"055 - A
11 - Dan Ticktum (Porsche) - Cupra Kiro - 1'12"047 - B
12 - Sébastien Buemi (Jaguar) - Envision - 1'12"068 - A
13 - Robin Frijns (Jaguar) - Envision - 1'12"161 - B
14 - Lucas di Grassi (Lola Yamaha) - Abt - 1'12"100 - A
15 - Nico Müller (Porsche) - Andretti - 1'12"176 - B
16 - Sam Bird (Nissan) - McLaren - 1'12"113 - A
17 - Taylor Barnard (Nissan) - McLaren - 1'12"423 - B
18 - Jake Hughes (DS Maserati) - Maserati - 1'12"154 - A
19 - Zane Maloney (Lola Yamaha) - Abt - 1'12"550 - B
20 - David Beckmann (Porsche) - Cupra Kiro - 1'12"310 - A
21 - Nyck De Vries (Mahindra) - Mahindra - 1'12"317 - A
22 - Mitch Evans (Jaguar) - Jaguar - Senza crono - B