Da Spa - Mattia Tremolada - Foto SpeedyNel corso della 21esima ora di gara si è acceso il duello per la vittoria della 24 ore di Spa-Francorchamps. Come Ledogar è infatti stato raggiunto da Dries Vanthoor nel finale del proprio stint, cedendo poi la Ferrari 488 GT3 di Iron Lynx nelle mani di Nicklas Nielsen. Il pilota danese è rientrato in pista con circa 5 secondi di vantaggio nei confronti di Kelvin Van der Linde. Nel traffico dei doppiati, sono ancora ben 36 le auto in pista, il portacolori di Audi si è scatenato, raggiungendo il rivale quando Nielsen ha avuto un incontro ravvicinato con la Mercedes di Rob Collard, sfiorando il contatto. Arrivati al bus stop, Nielsen ha preso l'interno, mentre Van der Linde si è buttato all'esterno, cercando di scavalcare tre doppiati in un colpo solo.
Lo stesso Collard non lo ha però visto arrivare, spingendolo sull'erba in fase di staccata. Con sangue freddo, il sudafricano è riuscito a controllare la propria R8, fermandosi nella via di fuga in asfalto. Poco prima della conclusione della 21esima ora, Nielsen si è fermato nuovamente ai box, mentre Van der Linde è rientrato solamente un paio di giri più tardi, riprendendo la via della pista nuovamente con circa 6 secondi di ritardo dalla Ferrari del danese, che continua a comandare la classifica.
Terza posizione per l'Aston Martin #95 di Sorensen-Thiim-Gunn, che mantiene il distacco di poco meno di un minuto dalla testa. Dopo il problema di pescaggio patito nella notte, l''Audi di Robin Frijns è quarta, davanti alla Huracan di Mirko Bortolotti. Marco Mapelli, che nella notte aveva rimediato due drive through per eccesso di velocità in corsia box, ha colpito la Ferrari di John Hui in fase di doppiaggio, facendola girare e rimediando così un terzo drive through. Nonostante il ritmo indiavolato dell'equipaggio tricolore, la vettura di Sant'Agata è parecchio distante dal terzo gradino del podio.
Infortunio nel paddock per Laurens Vanthoor. Il pilota belga, che divide il volante della Porsche-KCMG #47 con Maxime Martin e Nick Tandy, è stato investito da un quad guidato da un meccanico mentre sfrecciava a bordo del proprio monopattino elettrico. Vanthoor ha sbattuto la testa, rompendosi il setto nasale e dovendo così dare forfait dalla corsa. Martin attualmente naviga in settima piazza.
Si è decisa nel corso della 17esima ora di gara la vittoria di classe Am. Alla maratona belga si sono iscritte solamente due Porsche nella classe riservata agli equipaggi con piloti bronze (è concessa al massimo la presenza di un Silver), quella del team Hägeli by T2, con Decurtins-Busch-Lauck-Basseng, e quella del team Huber, con Schell-Jacoma-Leutwiler-Menzel. L'esperto Manuel Lauck nella notte si è girato due volte, tamponando poi l'Audi #31 di WRT a 6 ore dal termine. La Porsche #166 è così rientrata lentamente ai box, cedendo la testa di classe a Niki Leutwiler, che seguiva da vicino. Il gentleman driver svizzero è però finito nelle barriere pochi minuti più tardi, sbattendo violentemente al Raidillion. La sua Porsche è poi rimbalzata in traiettoria, ma fortunatamente tutti sono riusciti ad evitarla. Lauck ha ripreso la testa di classe, con la strada che pare ora essere in discesa per il team Hägeli by T2.