25 Ott [21:46]
St.Pete, gara
Vince Newgarden, sesto titolo di Dixon
Marco Cortesi
Scott Dixon ha conquistato nell’appuntamento conclusivo dell’IndyCar 2020 il suo sesto titolo in carriera. Il quarantenne neozelandese, pur non essendo mai in lotta per la vittoria in gara, ha gestito la situazione con la freddezza che ha sempre dimostrato, artigliando il terzo posto che, nonostante il successo di Josef Newgarden, è stato sufficiente per garantirgli la tranquillità matematica.
E’ successo di tutto negli ultimi 30 giri a St. Petersburg. Nelle prime 50 tornate, dopo un problema iniziale al cambio di Will Power (poi a muro), Alexander Rossi aveva dominato davanti ai compagni Colton Herta e James Hinchcliffe, con Newgarden e Dixon che si marcavano ai margini della top-5. Poi, una lunga serie di contatti e caution, e perfino un inatteso acquazzone, hanno sconvolto l’esito finale. A dare il via al caos il KO Rossi, in testacoda sui detriti di gomma in curva 3 al 70° giro. Poco dopo, Hinchcliffe si è girato da solo, colpendo Jack Harvey, lasciando il comando a Herta. Nemmeno il tempo di ripartire, ed è arrivata l’acqua, una nuvola fantozziana sufficiente a rimescolare le carte. Con una pista in condizioni difficili, alla ripartenza successiva (con la safety-car rimasta senza benzina) Josef Newgarden si è infilato su Herta e Alex Palou.
Dixon comunque si è tenuto a debita distanza, passando terzo e, anche quando Pato O’Ward l’ha agguantato, ha tenuto il controllo. Poi, cambiando definitivamente il volto della giornata, un errore ha fatto perdere terreno a Colton Herta al giro 85. Da un dominio di casa Andretti ad un disastro totale, che ha portato al top i “soliti sospetti”. Newgarden ha tenuto dietro con prepotenza O’Ward, allungando progressivamente, ma Dixon non ha sbagliato nulla, tagliando il traguardo alle spalle del messicano.
Va sottolineato anche il quarto posto di Sebastien Bourdais. Il francese, appena confermato per il 2021, ha portato il team Foyt al miglior piazzamento dell’anno, unico in top—5. Per la scuderia di AJ Foyt (unico che al momento ha più titoli di Dixon, sette contro sei) il risultato è stato importantissimo per garantirsi l’ultimo posto nella spartizione degli utili per il 2022, che vale oltre un milione di dollari. Decisivo, un contatto tra Takuma Sato e Marco Andretti che ha spedito quest’ultimo nelle barriere. La top-5 è stata completata da Ryan Hunter-Reay, seguito da Simon Pagenaud e Marcus Ericsson.
Domenica 25 ottobre 2020, gara
1 - Josef Newgarden (Dallara-Chevy) – Penske - 100 giri
2 - Pato O'Ward (Dallara-Chevy) – McLaren - 4"1409
3 - Scott Dixon (Dallara-Honda) – Ganassi - 6"1561
4 - Sebastien Bourdais (Dallara-Chevy) – Foyt - 7"4132
5 - Ryan Hunter-Reay (Dallara-Honda) – Andretti - 9"7529
6 - Simon Pagenaud (Dallara-Chevy) – Penske - 10"5773
7 - Marcus Ericsson (Dallara-Honda) – Ganassi - 11"0696
8 - Charlie Kimball (Dallara-Chevy) – Foyt - 15"8580
9 - Graham Rahal (Dallara-Honda) – RLL - 16"3743
10 - Takuma Sato (Dallara-Honda) – RLL - 16"7748
11 - Colton Herta (Dallara-Honda) – Andretti - 24"2149
12 - Max Chilton (Dallara-Chevy) – Carlin - 30"4724
13 - Alex Palou (Dallara-Honda) – Coyne - 43"5791
14 - James Hinchcliffe (Dallara-Honda) – Andretti - 1'04"0661
15 - Rinus VeeKay (Dallara-Chevy) – ECR - 2 giri
16 - Oliver Askew (Dallara-Chevy) – McLaren - 2 giri
17 - Conor Daly (Dallara-Chevy) – ECR - 2 giri
18 - Felix Rosenqvist (Dallara-Honda) – Ganassi - 2 giri
19 - Jack Harvey (Dallara-Honda) – Shank - 3 giri
20 - Marco Andretti (Dallara-Honda) – Andretti - 26 giri
21 - Alexander Rossi (Dallara-Honda) – Andretti - 31 giri
22 - Scott McLaughlin (Dallara-Chevy) – Penske - 54 giri
23 - Santino Ferrucci (Dallara-Honda) – Coyne - 60 giri
24 - Will Power (Dallara-Chevy) – Penske - 65 giri