3 Ott [14:52]
Suzuka – Verstappen scrive un pezzo di storia
Antonio Caruccio
A Suzuka si è scritto oggi un pezzo di storia. In assoluto ha fatto il debutto all’interno di un Gran Premio di Formula 1 il pilota più giovane della storia, Max Verstappen, messo al volante della Toro Rosso a diciassette anni e tre giorni. Autore di 22 tornate, prima che un problema tecnico al motore lo costringesse a fermarsi nei minuti finali della prima sessione, Max ha concluso con 2”696 di ritardo dalla Mercedes di Nico Rosberg, e a soli quattro decimi dal compagno del prossimo anno, Daniil Kvyat, un risultato quanto mai incoraggiante considerando il grande valore del russo, alla sua stagione di debutto in Formula 1.
Il dodicesimo posto, nella metà alta della classifica, davanti a piloti come Felipe Massa, Sergio Perez, Nico Hulkenberg, Roman Grosjean e Pastor Maldonado fa sorridere i vertici della Red Bull, con un soddisfatto Helmut Marko che ha dichiarato: “Abbiamo scelto di puntare su Verstappen dopo aver visto le sue prestazioni in Formula 3 a Spa-Francorchamps e al Norisring. Su un circuito cittadino, con la pioggia, ha dimostrato di avere un controllo del mezzo innato, nettamente superiore alla concorrenza, e abbiamo capito che dovevamo assolutamente puntare su di lui”.
“Non ha picchiato, è stato bravo. Era a tre decimi da Massa che è un pilota esperto e a quattro da Kvyat. Per adesso non si può dire niente, le capacità di un pilota si vedono in qualifica e in gara, queste prove servono solo per fare chilometri. Le macchine di oggi sono troppo facili da guidare, i piloti arrivano e non hanno problemi nemmeno fisici, non era così una volta” sono invece le impressioni incredibilmente fredde e distaccate di Jacque Villeneuve.
Queste invece le parole di Verstappen al termine della sessione: “Per me oggi si trattava di prendere confidenza con la vettura, soprattutto su un circuito difficile come Suzuka. Sono rimasto impressionato dalla potenza del motore. La macchina è più grande rispetto alla Formula 3 con cui corro di solito, e ho dovuto spendere alcune tornate per prendere le misure alla monoposto. Non ho corso alcun rischio e ho guidato al di sotto del limite per tutto il turno. Ringrazio Red Bull per questa opportunità, mi trovo bene con la squadra e mi piace il mio gruppo di lavoro. Spero di poter girare anche ad Austin, San Paolo ed Abu Dhabi. Ora che so cosa significa guidare una Formula 1, non vedo l’ora di farlo ancora”.
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