Jacopo RubinoLa Red Bull ha messo le carte in tavola: l'obiettivo post 2021, quando la Honda avrà lasciato la Formula 1, è di proseguire comunque con la stessa power unit, facendo a meno del supporto ufficiale. Uno scenario di cui Italiaracing aveva dato conto già
il 4 ottobre, all'indomani dell'annuncio della casa giapponese, e che il team principal Christian Horner ha ormai definito il piano A. "Più andiamo avanti, e più sembra l'unica opzione valida", ha dichiarato a Sky Sports UK. "Si tratterebbe di trovare un accordo per rilevare la proprietà intellettuale dei propulsori".
L'alternativa sarebbe il ritorno alla fornitura Renault, con cui arrivarono i trionfi iridati del periodo 2010-2013, ai tempi dei vecchi V8 aspirati. La separazione dai francesi, avvenuta a fine 2018, non è stata però idilliaca e una "riconciliazione" sarebbe in realtà una forzatura dei regolamenti. "Renault non desidera davvero darci i motori, le loro aspirazioni sono cambiate. È sconveniente equipaggiare una scuderia come la Red Bull, non siamo il classico team clienti, e non siamo un piccolo team", ha spiegato Horner.
Per continuare con i V6 (ex) Honda la compagine anglo-austriaca potrebbe appoggiarsi ad una struttura esterna, almeno per la manutenzione ordinaria. Troppo complicato e costoso pensare a sviluppi in autonomia, tenendo il passo di Mercedes, Ferrari e Renault. La strada su cui preme la Red Bull è quindi il congelamento delle specifiche in attesa del prossimo ciclo tecnico, previsto per il 2026. "Sarebbe un delitto vedere questi motori in uno scaffale di qualche magazzino in Giappone", ha insistito Horner.
Serve però l'unanimità degli avversari: l'ostacolo si chiama Ferrari, che avendo oggi la power unit meno prestante non vuole (giustamente) avere limitazioni, dovendo recuperare terreno. Il congelamento, inoltre, rischia di fermare l'utilizzo dei carburanti sintetici dal 2023, ritenuto un grande salto in avanti per la sostenibilità della F1.
Una mano tesa è arrivata invece da un altro rivale, Toto Wolff. "Vogliamo agire negli interessi dello sport. Dobbiamo fare di tutto per dare alla Red Bull questa opportunità", ha affermato il boss Mercedes. Sorpresa? Neanche troppo. Con il congelamento, in fondo, i campioni in carica potrebbero mantenere l'attuale vantaggio. Ma è un compromesso che, viste le circostanze, persino alla Red Bull andrebbe bene. RaceFans riporta comunque di una proposta pensata per accontentare tutti: un sistema di "Balance of Performance", sullo stile di altre categorie, attraverso cui livellare le prestazioni fra le varie power unit. Si potrebbe regolare ad esempio il flusso di carburante. Non è qualcosa nel DNA della Formula 1, i puristi non apprezzerebbero, ma potrebbe essere il male minore.