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21 Mag [12:46]

Tensione tra Hamilton e Verstappen?
No, ma ci pensano i team principal...

Massimo Costa - XPB Images

Quando il gioco si fa duro e in ballo c'è un campionato del mondo, tutto diventa lecito, ovviamente rimanendo nei binari della sportività agonistica. E allo spettacolo che i piloti offrono in pista, si aggiunge il confronto nel paddock fatto di provocazioni verbali, battute, stilettate. Tra Lewis Hamilton e Max Verstappen, i grandi protagonisti di questo avvio del Mondiale 2021, fino ad ora si è assistito a una bella battaglia in pista, leale, sportiva, ma sappiamo bene, come insegna la storia, che basta molto poco per modificare sostanzialmente le cose. E passare da un rapporto di stima alla guerriglia, basta un attimo.

A cercare di creare una certa contrapposizione tra Hamilton e Verstappen ci ha pensato Zak Brown, team principal McLaren. Direte, che c'entra lui con il duello al vertice. Lo spiega direttamente lui: "Le rivalità sono fantastiche per lo sport ed è positivo averne una tra questi due piloti. Speriamo che, a un certo punto della stagione, si possano creare delle opportunità per noi, poiché credo sia solo una questione di tempo prima che entrambi siano determinati a non mollare in curva 1...". Dunque, secondo Brown, un incidente tra l'inglese e l'olandese è imminente.

Ed ha aggiunto: "È un confronto fantastico e Max ha costretto Lewis a compiere un ulteriore passo in avanti, non che ne avesse molto bisogno, ma si sta esprimendo senz'altro al suo meglio. È chiaro quanto Lewis sia un pilota molto intelligente, lo si vede attendere prima di colpire e non è mai troppo impaziente, tutto è dovuto all'esperienza".

Verstappen, venuto a conoscenza delle parole di Brown, ha risposto: "Non ho niente da dimostrare, i contatti possono esserci da una parte e dall’altra e finora siamo stati bravi a evitare che succedesse”. E anche Sebastian Vettel, che con Hamilton e Verstappen ha duellato duramente, ha voluto dire la sua: "Nessuno prova a eliminare l’avversario, è una cosa sciocca da pensare”.

Hamilton ha affrontato con serenità l'argomento: “Mancano ancora 19 gare e la possibilità di contatto c’è, ma speriamo che ciò non accada. Penso che ci sia un bel rispetto reciproco tra noi due. Forse lui sente di aver qualcosa da dimostrare, mentre io non sono nella stessa condizione ed ho una mentalità più impostata sul lungo termine piuttosto che sulla singola gara. Continuerò a comportarmi così e farò di tutto per evitare di entrare in contatto con lui”. Poi ci ha pensato Toto Wolff, team principal Mercedes a rispondere a tono: "Brown è come Horner, entrambi spargono solo merda. Non mi interessa".

Anche Horner è entrato nella contesa. Innervosito dalle accuse rivolte alle ali della sua Red Bull, che potrebbero essere flessibili e dunque non regolamentari (ma la FIA ai dubbi sollevati da Mercedes, McLaren e Ferrari ha risposto che controllerà soltanto tra due Gran Premi), il team principal del team con sede a Milton Keynes ha attaccato Hamilton prima sui messaggi radio, spesso fintamente preoccupati che lancia durante i GP, poi sulle parole di Lewis riguardo le ali della Red Bull: "I giochi mentali di Lewis? Sono spazzatura, ma se a lui piacciono vada pure avanti. Però se sente il bisogno di fare certe dichiarazioni vuol dire che la rivalità con Verstappen gli è entrata sotto pelle. Quello che dice sulle nostre vetture? Sono certo che è stato imbeccato da Wolff”.

Insomma, le polemiche non mancano ed è curioso notare che (al momento) non mettono a confronto i due piloti, ma chi li circonda. La tensione colpisce più i team principal direttamente coinvolti nella lotta per il titolo iridato, e pure quelli che lottano per il terzo posto: siamo appena al quinto appuntamento stagionale e se questo è l'inizio...





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