Massimo Costa - Photo 4
Ehi qualcuno lo fermi... Sebastian Vettel sembrava non voler più scendere dalla nuova SF90, ci deve aver preso gusto. Il tedesco ha totalizzato 169 giri nella prima giornata di test collettivi del 2019, la distanza di due Gran Premi e mezzo. Non male davvero, segnale importante per quanto riguarda l'affidabilità unita alla velocità della Ferrari, perché Vettel si è preso anche il miglior tempo assoluto in 1'18"161, ottenuto nella prima sessione mattutina con gomme medie. Miglior battesimo non poteva esserci per Mattia Binotto, presente ai test, e nuovo team prinicipal al posto di Maurizio Arrivabene. Una Ferrari che sta dimostrando di proseguire la via intrapresa nel 2017 di anti-Mercedes per eccellenza.
E a proposito di Mercedes, il team diretto da Toto Wolff, ha impiegato entrambi i piloti: Valtteri Bottas al mattino e Lewis Hamilton nel pomeriggio. Entrambi hanno lavorato con gomme dure rimanendo quindi distanti dal crono realizzato dalla Ferrari. In totale la W10 ha percorso 150 tornate, non registrando problemi tecnici: 69 nel 1° turno con Bottas (1'20"127) e 81 nella seconda sessione con Hamilton (1'20"135). Insomma, l'ennesimo segnale di forza della Mercedes.
La Red Bull-Honda invece, lascia perplessi in questa sua prima uscita stagionale. Risolto subito un inconveniente tecnico che aveva bloccato di prima mattina Max Verstappen, la RB15 ha girato con regolarità, ma non è parsa in grado di poter raggiungere le prestazioni della Ferrari a parità di gomme. L'olandese infatti, con le medie non ha fatto meglio di 1'19"426, ovvero 1"3 più lento di Vettel. Certo, impossibile sapere i carichi di benzina, ma il divario appare notevole, forse non proprio quello che si aspettava la Red Bull. Ma vedremo nelle successive sessioni se vi saranno progressi e se il team di Christian Horner si è semplicemente nascosto. Di positivo, l'affidabilità mostrata dalla power unit Honda che ha permesso a Verstappen di inanellare 128 tornate.
Questi i top team, la classifica però, presenta Carlos Sainz con la McLaren-Renault al secondo posto. Superato un problema alla trasmissione che aveva fermato il pilota spagnolo all'uscita dei box, la MCL34 ha ottenuto il tempo di 1'18"558, ma con gomme soft. Dunque, non tragga in inganno la seconda posizione della squadra di Zak Brown. E' invece stata più che positiva la prova della Haas-Ferrari con Romain Grosjean terzo in 1'19"159 con gli pneumatici medi. Dunque a 1 secondo dalla Ferrari e soprattutto davanti alla Red Bull. Non male, così come è più che positiva la prova odierna della Alfa Romeo a motore Ferrari. Nonostante un problema che a 2 minuti dal termine della giornata ha fermato Kimi Raikkonen sul rettifilo dei box, la C38 con gomme medie ha ottenuto il crono di 1'19"462, sei centesimi più alto di Verstappen, quinto di giornata.
Con gomme soft si è esibita anche la Toro Rosso-Honda che ha però ottenuto un modesto 1'19"464 con Daniil Kvyat. Pochi giri per la Racing Point-Mercedes, appena trenta, di cui venti al mattino. Con pneumatici duri ha lavorato tutto il giorno la Renault, al mattino con Nico Hulkenberg, al pomeriggio con Daniel Ricciardo, divisi nei loro tempi finali da appena tre millesimi. La differenza dalla Mercedes è stata di otto decimi.
I tempi del 1° giorno, lunedì 18 febbraio 20191 - Sebastian Vettel (Ferrari) - 1'18"161 - 169 giri - gomme medie
2 - Carlos Sainz (McLaren-Renault) - 1'18"558 - 119 - gomme soft
3 - Romain Grosjean (Haas-Ferrari) - 1'19"159 - 65 - gomme medie
4 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 1'19"426 - 128 - gomme medie
5 - Kimi Raikkonen (Alfa Romeo-Ferrari) - 1'19"462 - 114 - gomme medie
6 - Daniil Kvyat (Toro Rosso-Honda) - 1'19"464 - 77 - gomme soft
7 - Sergio Perez (Racing Point-Mercedes) - 1'19"944 - 30 - gomme medie
8 - Valtteri Bottas (Mercedes) - 1'20"127 - 69 - gomme dure
9 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 1'20"135 - 81 - gomme dure
10 - Nico Hulkenberg (Renault) - 1'20"980 - 65 - gomme dure
11 - Daniel Ricciardo (Renault) - 1'20"983 - 44 - gomme dure