Jacopo Rubino - XPB ImagesKimi Raikkonen è Kimi Raikkonen, fino alla fine. Inutile aspettarsi slanci sentimentali, persino vigilia del suo ultimo Gran Premio in carriera: "Sarà più emozionata mia moglie", ha sentenziato nella conferenza stampa del giovedì ad Abu Dhabi. La compagna Minttu sarà ovviamente presente ai box, così come i figli Robin e Rianna, forse ancora troppo piccoli per capire cosa significhi avere un papà pilota di Formula 1. "Dubito che a loro interessi, a loro piace venire in un posto caldo e altre cose, ma è bello averli qui", ha ammesso Iceman. Almeno questo.
Raikkonen si congeda dal Circus a 20 anni dal suo debutto, come ragazzino-prodigio lanciato nel 2001 dalla Sauber, quella che oggi è proprio l'Alfa Romeo Racing. Da allora, il finlandese di strada ne ha fatta parecchia: è stato alfiere McLaren, sfiorando due titoli e forse mostrano il massimo del suo potenziale, poi è passato in Ferrari come erede di Michael Schumacher e vincendo al primo colpo il Mondiale, nel rocambolesco epilogo del 2007 che considera il suo miglior momento. Ancora oggi, Kimi è l'ultimo iridato con il team di Maranello. Poi la separazione, l'avventura nei rally, il ritorno in F1 con la Lotus nel 2012, il ritorno in Ferrari, riuscendo a conquistare un'ultima vittoria ad Austin nel 2018, prima di salutare e passare in Alfa Romeo, chiudendo il cerchio.
A proposito, sulla livrea della sua C41 ci sarà un messaggio particolare che gli ha dedicato la squadra: "Dear Kimi, We will leave you alone now", "ti lasceremo solo adesso", facendo il verso a quel famosissimo team radio pronunciato proprio qui a Yas Marina nel 2012, quando tornò al successo nella categoria regina.
Sembra un Raikkonen sereno e appagato quello che si avvicina alla sua gara finale in F1, la 349esima (un record, ma Alonso lo batterà nel 2022): del resto, la decisione del ritiro è stata sua, e arriva al momento giusto. "Non vedo l'ora che sia finita", ha detto scherzando, ma confessando di essere impaziente "di non doversi preoccupare del calendario". Dopo domenica, quindi, Raikkonen sarà davvero un ex pilota? "Vedremo se ci saranno occasioni interessanti che verranno fuori, ma per adesso non ho alcun piano, non voglio fare programmi", ha messo in chiaro. "Sono impaziente di avere una vita normale".
Cosa gli potrebbe far sentire la nostalgia del Circus? Le amicizie che si sono create "con tante persone in gamba con cui ho lavorato", ma anche "la competizione". E lui mancherà a moltissimi appassionati, che lo hanno apprezzato per quanto fatto in pista, ma anche per il suo essere se stesso.