Jacopo RubinoL'Alfa Romeo è l'ultima squadra a presentarsi ufficialmente per il Mondiale 2022 di Formula 1: il varo definitivo della C42, già vista in azione nello shakedown di Fiorano e nei test collettivi di Barcellona, ma con una livrea camuffata, è avvenuto oggi. Scopriamo la veste cromatica definitiva, che mantiene i colori degli ultimi anni ma con uno schema ridisegnato direttamente dal Centro Stile di casa Alfa.
Adesso il rosso è presente dall'anteriore fino alla zona abitacolo, interrotto da una fascia centrale bianca, prima di tornare dominante sul retrotreno; non c'è più il logo del Biscione sul cofano motore, ma la scritta "Alfa Romeo" nel tipico carattere vintage. Nota inedita ed interessante, il retro dell'ala posteriore con il tricolore italiano, a sottolineare le radice del marchio seppur il team a cui si appoggia abbia sede, notoriamente, in Svizzera. Anzi, per il gruppo Sauber questa sarà la 30esima stagione in F1, anche contando il periodo 2006-2009 sotto la proprietà BMW.
La vettura concepita sotto la guida del direttore tecnico Jan Monchaux segna una maggiore indipendenza tecnica dalla Ferrari, storica fornitrice della power unit: questa volta la scatola del cambio e la sospensione posteriore sono state realizzate in autonomia, per avere un grado di libertà progettuale superiore.
L'esordio della C42 in pista, comunque, è stato travagliato: solo 175 giri completati nei tre giorni di prove in Spagna, peggio ha fatto soltanto la Haas. La monoposto elvetica ha incontrato vari problemi di gioventù, che hanno rallentato molto il programma di preparazione della nuova coppia formata da Valtteri Bottas, ex Mercedes, e da Guanyu Zhou, unico rookie del 2022. "Sono solo test e non possiamo fare veri paragoni con gli altri, la sensazione è che stiamo andando nella giusta direzione", ha affermato il cinese. Anche Bottas resta ottimista: "Recupereremo il tempo perso e saremo pronti per il campionato alle porte". Con le prossime prove in Bahrain si capirà qualcosa in più.