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Intervista a Mirko Bortolotti: “Vincere
il DTM è un sogno che si avvera, con la
SC63 LMDh il bicchiere è mezzo pieno”

Michele Montesano Determinazione, tenacia e dedizione, tutte caratteristiche che hanno accompagnato Mirko Bortolotti nel cor...

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Rally

Toyota: nel 2025 torna Rovanperä,
arriva Pajari, Ogier a mezzo servizio

Michele Montesano Neppure il tempo di festeggiare il titolo costruttori del WRC, artigliato al termine del Rally del Giappon...

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formula 1

Mercedes torna grande
Sainz e Leclerc litigano

San Paolo 2022, Las Vegas 2024. Sono trascorsi due anni molto complicati per Toto Wolff, con più bassi che alti, per rivedere...

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formula 1

Verstappen, il campione programmato
Con lui la Red Bull è tornata mondiale

Ha debuttato in F1 che ancora non aveva 18 anni (oggi ne ha 27) e con alle spalle una sola stagione in monoposto vissuta nel ...

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formula 1

Las Vegas - La cronaca
Verstappen campione del mondo
Russell vince davanti a Hamilton

Vince Russell davanti a Hamilton Sainz e Leclerc, poi Verstappen, campione del mondo per la quarta volta consecutiva. Sesto è...

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Rally

Rally del Giappone – Finale
Neuville campione a Toyota il costruttori

Michele Montesano Non poteva esserci finale di stagione più rocambolesco. Il Rally del Giappone ha offerto una gara incerta e...

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23 Nov [14:20]

Verstappen: «Ho dovuto
crescere in fretta, sotto pressione»

Stefano Semeraro

Max Verstappen, ovvero la difficoltà del secondo anno con un top team. Nelle ultime 5 gare Mad Max è stato capace di raccogliere più punti di tutti, anche di Lewis Hamilton, ben 90, ma non se la sente di dire che con un contratto in tasca fino al 2020 per lui è tutto perfetto. Anche pensando ai tanti guai che quest'anno gli sono costati punti pesanti. «Non sono in lotta per il titolo, quindi non è la situazione ideale. In Brasile non siamo stati perfetti, ci mancava potenza. Bisogna migliorare in qualifica, stare più avanti sulla griglia e quindi avere più chance in gara».

Personalmente si sente un pilota più maturo. «Ho fatto un grande passo avanti. Se fai il salto nel Mondiale senza correre molto nelle categorie minori certi miglioramenti devi farli in F.1, quando hai addosso gli occhi di tutti. L'anno scorso ho sbagliato qualcosa in qualifica, ma non conoscevo praticamente la macchina, l'inverno scorso mi ha aiutato a scoprire tanti piccoli dettagli che ti servono a capire meglio la macchina». Sulle monoposto attuali il giudizio è positivo: «Sono più 'grezze', più difficili da guidare, ma ti regalano sensazioni divertenti, ad esempio si può andare più forte in curva senza bloccare, e questo per me va benissimo».
RS Racing