Jacopo Rubino - XPB ImagesÈ una vigilia particolare per Max Verstappen, quella che conduce verso Jeddah. Il primo Gran Premio d'Arabia Saudita sarà anche il primo match-point iridato nella carriera in Formula 1 dell'olandese: un'occasione così, fino ad oggi, non gli si era mai presentata, a conferma di un costante processo di crescita, suo e della Red Bull per cui corre dal 2016. Verstappen si presenta con 8 punti di vantaggio su Lewis Hamilton, che vincendo in Brasile e Qatar ha però recuperato ben 14 lunghezze, riuscendo forse a invertire l'inerzia di questa volata finale.
"Ovviamente avrei voluto avere un margine superiore, ma quando non hai il ritmo è impossibile", ha commentato Verstappen al termine della sfida di Losail. Per centrare il titolo già in Arabia, dovrà terminare la gara almeno al secondo posto; dall'altro lato Hamilton dovrebbe comunque incappare in una domenica negativa. L'alfiere Mercedes, infatti, si esporrebbe al rischio di perdere definitivamente la corona solo chiudendo dal sesto posto in giù. Non sono da escludere colpi di scena, specialmente considerando che si andrà su un tracciato totalmente inedito, e per giunta cittadino, con le barriere a minima distanza. Ma sulla carta resta più probabile che la contesa Verstappen-Hamilton, che ha infiammato questo Mondiale 2021, si risolva nella tappa conclusiva di Abu Dhabi, aumentando ulteriormente il tasso d'adrenalina.
Semmai, c'è da chiedersi quali siano gli attuali rapporti di forza tra i due contendenti e le loro scuderie: la Mercedes sembra aver rialzato la cresta nel momento chiave, con due successi consecutivi di Hamilton che hanno ribaltato la supremazia Red Bull esibita in Messico. In Arabia, su un circuito che avrà medie orarie pazzesche (inferiori solo a Monza), la Stella dovrebbe avere i favori del pronostico per le caratteristiche della sua W12, più a suo agio sulle piste veloci. Lo crede pure Christian Horner, team principal della compagine anglo-austriaca, ma durante l'anno è già accaduto che la realtà smentisse le previsioni.
Di certo, Hamilton potrà contare sul nuovo V6 utilizzato in Brasile, definito "un bel boost" da parte del capo ingegnere Andy Shovlin. Allo stesso tempo, in Mercedes resta qualche dubbio sulla tenuta della power unit, che in questa specifica soffre di degrado prestazionale e ha già costretto ad alcuni cambi extra, anche (anzi, soprattutto) sulla macchina di Valtteri Bottas. La Red Bull, invece, fino a qui ha preferito evitare penalizzazioni in griglia e proseguire con i motori già allocati: ma, di fronte ai jolly ben giocati da Mercedes, potrebbe essersi rivelato un errore strategico, un eccesso di prudenza. Per montare una nuova power unit sulla RB16B, sperando poi di recuperare posizioni, di Verstappen, rischia di essere troppo tardi. O troppo pericoloso.
Senza dimenticare la componente umana. Sarebbe ingiusto dire che Max soffra la pressione, al massimo si può dire che Lewis, da sette volte iridato, abbia un'esperienza superiore in situazioni del genere. E si gode il momento: "Mi piacciono le battaglie, la pressione, lo sforzo richiesto. Ma le prossime gare richiedono l'eccellenza". Da ambo le parti.
Max Verstappen campione 2021 in Arabia: gli scenari1° posto (e giro più veloce) con Hamilton 6° o più indietro
1° posto con Hamilton 7° o più indietro
2° posto (e giro più veloce) con Hamilton 10° o più indietro
2° posto con Hamilton fuori dalla zona punti