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27 Ott [0:36]

Verstappen penalizzato,
prima fila tutta Ferrari

Massimo Costa - Photo 4

Non l'ha passata liscia Max Verstappen. L'infantile atteggiamento tenuto nella fase finale del suo ultimo giro, quando all'ultima curva non ha volutamente rallentato nonostante l'esposizione della bandiera gialla per l'incidente a Valtteri Bottas migliorando il proprio riferimento cronometrico, è stato giustamente punito con tre posizioni sullo schieramento di partenza. Verstappen aveva anche candidamente ammesso di non aver alzato il piede dall'acceleratore, quasi come sfidare gli interlocutori che gli ponevano la domanda. Resta il fatto grave, il non aver percepito la situazione di pericolo che, invece, aveva portato Lewis Hamilton e Sebastian Vettel, transitati prima di lui, a rallentare notevolmente.

Ecco, questa è la differenza tra due campioni del mondo e un pilota certamente di grande talento, ma ancora ingenuo e gestito da un team e da un management che gli ha sempre consentito di "sbattersene" delle regole. Il Verstappen dell'ultimo anno è molto cambiato, meno istintivo, più ragionevole, più maturo, ma evidentemente qualche zona d'ombra è rimasta e di tanto in tanto il Verstappen prima maniera emerge con prepotenza. La penalità rimediata e la pole cancellata, gli serviranno da lezione per il futuro.

Si rimane comunque interdetti davanti al comportamento del team Red Bull che aveva tutto il tempo per avvisare il loro pilota di quel che avrebbe trovato alla curva Peraltada, ma non lo hanno fatto. Verstappen aveva la pole in tasca grazie al tempo realizzato nel primo push in quanto Leclerc non si era migliorato, Vettel e Hamilton avevano rallentato. Perché dunque non avvertirlo?

La prima fila diventa così tutta della Ferrari con Charles Leclerc in pole e Sebastian Vettel secondo mentre in seconda fila ci saranno Lewis Hamilton e Verstappen.  

Nella nota rilasciati dai commissari sportivi Gerd Ennser, Danny Sullivan, Silvia Bellot e Freddy Van Beuren, si precisa che come evidenziano i video, gli audi e le telemetrie, il pilota non ha ridotto la velocità in quel preciso settore. Il pilota ha ammesso di essere consapevole dell'incidente di Bottas, di non aver ridotto la velocità, ma di non aver visto le bandiere gialle. Dall'onboard della Red Bull di Verstappen, i commissari sportivi hanno fatto rilevare che le bandiere erano chiaramente visibili e mostrate con sufficiente preavviso. Oltre alla suddetta penalità, a Verstappen sono stati dati due punti di penalità alla super licenza. L'articolo del regolamento non rispettato è l'appendice H, articolo 2.4.5.

Sabato 26 ottobre 2019, qualifica rivista

1 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1'15"024 - Q3
2 - Sebastian Vettel (Ferrari) - 1'15"170 - Q3
3 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 1'15"262 - Q3
4 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 1'14"758 - Q3 **  
5 - Alexander Albon (Red Bull-Honda) - 1'15"336 - Q3
6 - Valtteri Bottas (Mercedes) - 1'15"338 - Q3
7 - Carlos Sainz (McLaren-Renault) - 1'16"014 - Q3
8 - Lando Norris (McLaren-Renault) - 1'16"322 - Q3
9 - Daniil Kvyat (Toro Rosso-Honda) - 1'16"469 - Q3
10 - Pierre Gasly (Toro Rosso-Honda) - 1'16"586 - Q3
11 - Sergio Perez (Racing Point-Mercedes) - 1'16"687 - Q2
12 - Nico Hulkenberg (Renault) - 1'16"885 - Q2
13 - Daniel Ricciardo (Renault) - 1'16"933 - Q2
14 - Kimi Raikkonen (Alfa Romeo-Ferrari) - 1'16"967 - Q2
15 - Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo-Ferrari) - 1'17"269 - Q2
16 - Lance Stroll (Racing Point-Mercedes) - 1'18"065 - Q1
17 - Kevin Magnussen (Haas-Ferrari) - 1'18"436 - Q1
18 - Romain Grosjean (Haas-Ferrari) - 1'18"599 - Q1
19 - George Russell (Williams-Mercedes) - 1'18"823 - Q1
20 - Robert Kubica (Williams-Mercedes) - 1'20"179 - Q1 

** Penalizzato di 3 posizioni