10 Dic [11:46]
Verstappen sta crescendo:
"Non si smette mai di imparare"
Jacopo Rubino - Photo4
"Per me, l'unica cosa che conta è essere il numero uno". A dirlo, senza sorprese, è stato Max Verstappen, quarto classificato nella stagione 2018 di Formula 1. "Mettiamola così: meglio che quinto, ma non è nemmeno un terzo o un secondo posto", ha aggiunto l'olandese nell'intervista rilasciata alla tv Ziggo Sport. Le sue ambizioni sono cresciute, la Red Bull potrà supportarle nella prossima stagione? C'è l'incognita del passaggio alla power unit Honda, nonostante la grande fiducia già messa in mostra dal team, ma Verstappen è pronto ad essere paziente.
"Spero sia una collaborazione a lungo termine. Non mi aspetto che tutto vada subito alla perfezione, non credo sia possibile. Dovrò essere sempre concentrato, ma anche avere fiducia in questo progetto ed essere tranquillo", ha spiegato. "Non immagino di lottare per il titolo dall'inizio, ma sarebbe già un passo avanti poter essere più forti di quest'anno, essere un po' più vicini ai primi e affrontare il campionato con costanza. Non bisogna necessariamente avere la macchina più veloce".
In coro con la squadra, Max ha spesso criticato la motorizzazione Renault, considerata un handicap nella sfida a Mercedes e Ferrari. "Ma l'intento era di migliorare, non di denigrarli", ha voluto ribadire. "Ora abbiamo un accordo con la Honda, ma se fossimo rimasti con la Renault avrei voluto dei progressi. Sono molto chiaro in ciò che dico, chiedo sempre il massimo sforzo. Bisogna essere aperti alle critiche, per questo io sono maturato. Mi dispiace per chi non riesce a sopportarlo, ma io non sono qui per lo spirito... olimpico. Voglio vincere e voglio che tutte le parti coinvolte siamo impegnate".
Il Mondiale di Verstappen era partito in salita. "Riguardando indietro, in due gare non ho fatto bene: in Cina e a Monaco, è stata colpa mia. Sono sempre molto sincero con me stesso". In quel periodo piovevano le critiche, peraltro mentre il compagno Daniel Ricciardo vinceva e attraversava una fase d'oro. Per lasciarsi alle spalle la burrasca, Max si è confrontato con il padre Jos e con il manager Raymond Vermeulen: "Sono le persone che mi conoscono di più. In queste situazioni si impara, poi bisogna solo andare avanti. Non sono il tipo da lunghe discussioni, preferisco risposte chiare".
Quindi il cambio di rotta, a cominciare dal trionfo in Austria che ha aperto la strada a tanti risultati importanti, "oltre le aspettative". Dopo il Messico, un altro successo poteva arrivare in Brasile, senza il contatto con il doppiato Esteban Ocon. Ma l'alfiere Red Bull resta orgoglioso di quella domenica: "Quante volte accade di superare due Ferrari e due Mercedes in pista? Ovviamente ne sono molto soddisfatto".
"Ho capito che bisogna ascoltare e credere in se stessi. Non si smette mai di imparare", è la sua sintesi della stagione. A Max tornano così in mente le parole di papà Jos quando le cose hanno iniziato a girare nel verso giusto: "In macchina sei più rilassato, meno ansioso. Sembra che tutto ti riesca più facilmente".