26 Ago [18:19]
Vettel: "Alla Eau Rouge
il momento decisivo con Hamilton"
Stefano Semeraro - Photo 4
«Sul rettilineo mi ha passato come se fossi fermo». Lewis Hamilton dopo la fine del GP del Belgio ha anche cercato di capire perché, fissando a lungo la SF71H di Sebastian Vettel, provando a individuare un particolare, un dettaglio. Ma si è dovuto arrendere. «Dovremo inventarci qualcosa per raggiungerli – ha scosso la testa - Ma sarà dura».
Poi c'è il fattore umano: un Vettel lucido, determinato, questa volta immune da errori, dubbi, indecisioni, o dal nervosismo che, come lui stesso aveva ammesso sabato, nelle qualifiche gli aveva impedito di acchiappare la pole. Con la vittoria a Spa, Vettel è arrivato a quota 52 in carriera, sorpassando Alain Prost e piazzandosi al terzo posto assoluto. È la sua terza coppa a Spa, la quinta del 2018, lo stesso numero di Hamilton, che gli consente di ridurre a 17 il distacco dal rivale prima della gara di casa a Monza. Un ruggito, una prova di orgoglio. E di talento.
«Sono partito benissimo – ha spiegato - non sono sicuro che Lewis mi abbia visto, e mi ha spinto abbastanza a sinistra, ma io sapevo che il mio momento sarebbe arrivato dopo, sulla salita dell'Eau Rouge. È stato fondamentale scegliere bene il tempo del sorpasso: l'anno scorso ero sempre partito in ritardo. Quest'anno le cose andavano meglio perché avevamo un po' meno di ala, ma l'ho gestita alla perfezione, la Force India si è avvicinata, ma appena ho capito che ero in testa mi sono sentito sollevato».
Una manovra da fuoriclasse che ha rischiato di essere vanificata dalla safety-car entrata in pista per il botto dopo la partenza. «Quando è entrata è iniziata un'altra storia. Sono però stato bravo anche nel restart, uscendo bene dalla prima curva e ho mantenuto una traiettoria molto pulita. Qualche problema me lo ha dato il vento che veniva da dietro al momento di frenare alla prima curva, ma passata quella è stata una gara tranquilla". Con Hamilton che spingeva come un dannato, a tre secondi di distanza, ma senza riuscire a cucire il distacco. E stavolta anche il team è stato impeccabile, consentendo a Seb di allungare dopo il pit-stop chiudendo con un vantaggio di 11 secondi.
«Lewis ha spinto davvero forte", ha proseguito Vettel, "verso la fine del primo stint era molto veloce, ma nel secondo stint sono riuscito a tenere tutto sotto controllo. Ho avuto anche la fortuna di ritrovarmi nel traffico quando potevo superare sui rettilinei, quindi non ho perso troppo tempo, e negli ultimi 15 giri mi sono accorto che Lewis non spingeva più tanto, e mi sono rilassato un po'. Guidare su una pista così, con una macchina del genere, è sempre un piacere, adesso però pensiamo alla prossima settimana».