Jacopo RubinoLa notizia della
separazione a fine 2020 tra Sebastian Vettel e la Ferrari è diventata ufficiale. Il pilota tedesco ha voluto sottolineare un aspetto chiave: "Non c'entrano in alcun modo aspetti economici. Non è il mio modo di ragionare quando si fanno certe scelte e non lo sarà mai". Le indiscrezioni recenti parlavano di un'offerta di rinnovo al ribasso, a cominciare dallo stipendio. Ma il divorzio, appunto, non è stato determinato dall'elemento monetario.
Può invece aver inciso la durata dell'accordo proposto, che si dice annuale. Il mese scorso,
quando l'intesa sembrava destinata ad essere raggiunta, Vettel aveva in effetti pronunciato una frase interessante: "In passato, normalmente, ho firmato per tre anni. So di essere uno dei piloti più esperti in F1, ma non sono nemmemo il più vecchio. E non penso che esista un limite di età". Il suo desiderio, insomma, era quello di un legame più duraturo.
È inoltre plausibile che Vettel, ormai affiancato da un compagno giovane e "scomodo" come Charles Leclerc, non abbia voluto rischiare un futuro ruolo da gregario conclamato: non da contratto ma nei fatti, un po' come accaduto per Kimi Raikkonen fino alla fine del 2018.
"La Scuderia Ferrari ha un posto speciale nella Formula 1 e le auguro tutto il successo che merita", ha comunque affermato Vettel. "Voglio ringraziare tutta la famiglia Ferrari e, soprattutto, i suoi tifosi sparsi in tutto il mondo per il sostegno che mi hanno dato in questi anni. Il mio immediato obiettivo sarà quello di chiudere nella miglior maniera possibile questa lunga storia, cercando di condividere insieme ancora dei bei momenti, come i tanti già vissuti in passato”.
E poi, quale avvenire? Vettel ha dichiarato di volersi prendere il tempo necessario per "riflettere su cosa sia realmente essenziale per il futuro", non è neanche da escludere l'ipotesi del ritiro, seppur a soli 33 anni di età. I rumours, intanto, parlano di interessamenti da parte di Renault e McLaren, le squadre da cui provengono i suoi potenziali sostituiti a Maranello: Daniel Ricciardo e Carlos Sainz.