27 Set [15:34]
Vettel, vuoi lo psicologo?
"Grazie, ma non ne ho bisogno"
Massimo Costa - Photo 4
I recenti colpi bassi che Sebastian Vettel ha inflitto a se stesso e alla Ferrari, la difficoltà che spesso incontra nel duello corpo a corpo con Lewis Hamilton, gli errori che sorprendentemente aumentano di anno in anno anziché diminuire con l'esperienza, i troppi alti e bassi che mette in pista, stanno mettendo il quattro volte iridato tedesco in una posizione di debolezza nei confronti del suo rivale inglese. Tanto che ci si sta chiedendo se non abbia bisogno di un aiuto esterno, un bravo psicologo che metta ordine nei suoi pensieri.
Niente di male, accade alle persone "normali", figuriamoci agli sportivi che devono resistere a pressioni enormi, a sfide complicate. E per quel che concerne Vettel, a un duello di altissimo livello con uno dei più grandi piloti della storia della F1. Nico Rosberg non ha mai nascosto che per sconfiggere Hamilton, o almeno avvicinarlo, ha dovuto ricorrere ad aiuti esterni (leggi psicologo) dando tutto se stesso tanto che alla fine di quel campionato 2016 era talmente provato che ha deciso di ritirarsi dalla F1 e dalle corse. E sì, perché Hamilton distrugge i propri avversari non solo al volante, ma anche mentalmente. Un vero cannibale.
Un giornale tedesco ha quindi chiesto a Vettel se per tornare a combattere ad armi pari con Hamilton non vi sia bisogno dell'aiutino mentale. "Trovo questo aspetto molto interessante, ma non ho incontrato nessuno che penso possa aiutarmi. Ho esaminato quel che mi è accaduto nelle ultime gare ed ho sviluppato da solo una serie di cose che possono funzionare", è stata la risposta del tedesco della Ferrari.