Michele Montesano
La voglia di rimettersi costantemente in discussione non è mai mancata a Jacques Villeneuve. Dopo aver vinto la 500 Miglia di Indianapolis nel 1995 ed essere stato incoronato campione del mondo di Formula 1 nel 1997, il canadese sogna ancora di poter aggiungere nel suo palmares il trionfo alla 24 Ore di Le Mans, sfiorato con la Peugeot 908 LMP1 nell’edizione 2008 con il secondo posto. Vederlo al volante della Vanwall ByKolles, in occasione dei test svoltisi sul tracciato del Montmelò, dimostra che qualcosa sta bollendo in pentola.
Villeneuve è stato uno dei 4 piloti che si è alternato sulla Vandervell LMH durante la 2 giorni di test a Barcellona dividendo il lavoro con Esteban Guerrieri, Tom Dillmann e Joao Paulo Oliveira. La squadra diretta da Colin Kolles non ha rilasciato il numero di giri effettuati dal cinquantunenne canadese, tantomeno i rilievi cronometrici, dichiarando però che questa è stata una prima presa di contatto per capire se da entrambe le parti c’è l’intenzione di proseguire l’avventura. L’obiettivo del team è quello di prendere parte alla stagione 2023 del FIA WEC, mentre per Villeneuve tentare la conquista della 24 Ore di Le Mans. Sicuramente rivedremo il canadese cimentarsi con il prototipo in altre occasioni, prima di sciogliere definitivamente le riserve.
Innanzitutto è da verificare se la vettura riuscirà a ricevere l’omologazione della FIA e il team l’iscrizione al campionato. L’obiettivo di Kolles è quello di portare in pista almeno una LMH, per poi successivamente aggiungerne una seconda con l’arrivo degli sponsor. Data quasi per certa la presenza dei piloti incaricati dello sviluppo Guerrieri e Dillmann, resta da decidere chi sarà il terzo che si alternerà al volante della Vanwall Vandervell. A tal proposito nei test andati in scena ieri ad Alcaniz si è aggiunto Esteban Muth.
Dal punto di vista tecnico sta proseguendo incessante il lavoro di affinamento dell’Hypercar. A partire dalle
prove del Mugello è stato introdotto il secondo telaio della Vandervell che, prima di essere portato in Spagna, ha macinato chilometri anche sul circuito del Paul Ricard. Al Montmelò la squadra si è focalizzata sul motore, in particolare sulla gestione della coppia del V8 Gibson da 4.5 litri (ricordiamo che la Vanwall non è ibrida, in quanto non dispone di un’unità elettrica ausiliaria). Si è inoltre lavorato sul setup, svolgendo un lavoro specifico sull’equilibro del prototipo e sul corretto utilizzo degli pneumatici Michelin.
Se al Montmelò sono stati effettuati anche dei long run, per testare l’affidabilità, ad Alcaniz la LMH ha girato per la prima volta in notturna. In ByKolles hanno confermato che la Vandervell vista in Spagna rispecchia già tutti i vincoli regolamentari imposti da ACO e FIA. Secondo indiscrezioni, a inizio anno la squadra porterà la vettura nella galleria del vento della Sauber per effettuare ulteriori test aerodinamici in vista dell’omologazione definitiva.