Jacopo RubinoPer una parola sbagliata, sbagliatissima, Juri Vips rischia di compromettere la propria carriera: il pilota estone è stato sospeso con effetto immediato dalla Red Bull, che lo ha inserito nel suo vivaio da fine 2018. La nota del team è stata criptica, ma fa già capire le motivazioni di base: "Come organizzazione condanniamo qualsiasi tipo di abuso e abbiamo una politica di tolleranza-zero verso linguaggi e comportamenti razzisti".
Cosa è accaduto, esattamente? Vips ha pronunciato un termine discriminatorio in una diretta su Twitch, la popolare piattaforma di streaming, mentre era impegnato in una sessione di gioco online con Liam Lawson, suo collega nella filiera del marchio austriaco. Passata qualche ora, la squadra ha deciso di mettere Vips in standy-by "da tutte le attività, in attesa di una completa indagine sull'episodio".
Lo scorso maggio il 21enne nato a Tallin era arrivato anche a guidare in un weekend di Formula 1, disputando il primo turno di prove libere del Gran Premio di Spagna, nell'ambito del ruolo di riserva assegnato (anche per l'AlphaTauri). In parallelo, Vips è impegnato in Formula 2 con la Hitech, ma in questa seconda stagione a tempo pieno ha fin qui deluso, con prestazioni sottotono ed errori: il più recente, quello che nella
Feature Race di Baku lo ha visto andare a sbattere mentre era al comando. Insomma, un 2022 non esaltante per Vips potrebbe ora diventare disastroso.
Subito dopo il comunicato Red Bull, Vips ha pubblicato un post sui social per assumersi la responsabilità di quanto avvenuto: "Voglio scusarmi per il linguaggio offensivo utilizzato durante lo streaming, non è per nulla accettabile e non ritrare i valori e i principi che possiedo. Sono profondamente rammaricato delle mie azioni e non è l'esempio che desidero dare. Collaborerò totalmente con l'investigazione".
Ci sarà da capire quanto durerà la sospensione, in base ai tempi del'indagine interna, e se potrà costare almeno la partecipazione al prossimo round della F2 a Silverstone, nel weekend del 2-3 luglio.