15 Apr [9:37]
Weekend F1 ridotti a due giorni,
il boss Domenicali ha detto no
Jacopo Rubino - XPB Images
Weekend Formula 1 di due giorni, il piano è ormai nel cestino. Lo ha confermato il nuovo boss Stefano Domenicali, in un video di "sì o no" a raffica pubblicato sul sito ufficiale del campionato: "Tutti gli organizzatori desiderano un'esperienza completa per il pubblico, dobbiamo rispettarlo", ha spiegato il manager italiano in merito a questa bocciatura. Parole arrivate proprio alla vigilia del Gran Premio dell'Emilia Romagna a Imola, lo scorso anno utilizzato per sperimentare il format compatto.
Nel 2020, Liberty Media fece di necessità virtù. La gara sul circuito del Santerno, disputata il 1° novembre, veniva subito dopo quella di Portimao del 25 ottobre: concentrare l'attività in pista fra sabato e domenica ha offerto ai team un giorno extra per completare il trasferimento (via camion) e un po' di riposo aggiuntivo in un Mondiale super concentrato, alla ripartenza dopo lo stop causato dal COVID-19. Qualcosa di simile, in modo inatteso, si era già visto anche nella precedente tappa del Nurburgring, dove la pioggia del venerdì aveva costretto a cancellare i primi due turni di prove libere.
La F1 valutava eventi di soli due giorni nell'ottica di estendere ancor di più il calendario, ma di recente proprio Domenicali ha aperto all'idea di ridurre un po' l'attuale numero di Gran Premi in stagione. Un cambio di rotta rispetto ai suoi predecessori, Bernie Ecclestone compreso. "Più di 23 credo sia molto improbabile, anche se possibile a livello pratico", ha anzi ripetuto in una intervista pubblicata questa settimana su Auto Motor und Sport. "In futuro, dovremo pensare con attenzione a quali Paesi siano importanti nella nostra strategia. Facendo tutto nel modo giusto, un giorno sarà possibile avere meno gare".
Ciò non significa che il format dei weekend rimanga per forza immutato, pur con la solita durata di tre giorni: si continua a lavorare per lanciare, a Silverstone, Monza e Interlagos, la manche sprint del sabato con cui determinare la griglia della gara domenicale, quella vera e propria. Lo schieramento della mini-corsa sarebbe invece stabilito dalla qualifica tradizionale, anticipata al venerdì in luogo della tradizionale FP2. Va trovata l'intesa economica, perché alcune squadre temono costi aggiuntivi, ad esempio in caso di incidenti.
Insomma, prima bistrattata e a rischio taglio, sotto la leadership di Domenicali il venerdì pare aver riguadagnato valore nei disegni di Liberty. Anche perché, come sottolineato dall'amministratore delegato erede di Chase Carey, resta una giornata molto importante per chi gestisce gli autodromi, grazie ai ricavi derivanti dalla vendita dei biglietti e delle iniziative collaterali che torneranno una volta conclusa l'emergenza sanitaria. Si spera al più presto.