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13 Giu [22:00]

24 Ore di Le Mans - Dopo 12 ore
In quattro per la vittoria

Marco Cortesi e Marco Minghetti

12a ora

Con quarantotto auto ancora in gara, sul circuito della Sarthe si è superato il muro della metà gara e in testa continua la lotta senza quartiere tra quattro auto: la Porsche 919 di Nick Tandy, le due Audi R18 e-tron di Bonanomi e Lotterer e l’altra Porsche 919 di Hartley. Solo due i minuti che dividono queste quattro auto ed è sempre più chiaro che nessuno può permettersi la minima sbavatura.
Cristallizzata la classifica della LMP2 con al Oreca di Nicolas Lapierre sempre leader davanti all’Oreca di Thiriet e alla Ligier JS P2 di Sam Bird.

In GTE Pro dopo una lotta durissima tra la Aston Martin di Rees e la Corvette ufficiale la situazione si è stabilizzata quando la vettura americana si è fermata allo stand per il rifornimento e per il cambio pilota. Alle spalle di Tommy Milner, nel frattempo è risalita sul podio virtuale la Ferrari 458 Italia dell’AF Corse. Toni Vilander sta risalendo con grandissima determinazione e ora il ritardo dalla vetta è sceso sotto i tre minuti. In GTE Am è sempre Mathias Lauda che guida sulla Ferrari di Shaytar. Terza è sempre la Porsche del Dempsey Racing

La top-10 al termine della dodicesima ora

1 - Hulkenberg-Tandy-Bamber (Porsche 919 Hybrid) - Porsche - 192 giri
2 - Rast-Albuquerque-Bonanomi (Audi R18 e-tron) - Audi - 1’03”643
3 - Fassler-Lotterer-Treluyer (Audi R18 e-tron) - Audi - 1’06”588
4 - Bernhard-Webber-Hartley (Porsche 919 Hybrid) - Porsche - 1 giro
5 - Di Grassi-Duval-Jarvis (Audi R18 e-tron) - Audi - 2 giri
6 - Dumas-Jani-Lieb (Porsche 919 Hybrid) - Porsche - 3 giri
7 - Wurz-Sarrazin-Conway (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota - 4 giri
8 - Davidson-Buemi-Nakajima (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota - 7 giri
9 - Kraihamer-Abt-Imperatori (Rebellion R-One) – Rebellion - 13 giri
10 - Howson-Bradley-Lapierre (Oreca 05-Nissan) - 18 giri

11a ora

Non cambia nulla in testa alla gara anche dopo la undicesima ora di gara. La Porsche di Nick Tandy è sempre leader davanti alle due Audi di Bonanomi e Lotterer. Tre auto separate da appena un minuto, mentre la Porsche di Timo Bernhard è in grandissimo recupero ma staccata di 1 giro.
Nelle retrovie, intanto, si è ritirata ufficialmente la Nissan Nismo #21, ottava auto a a gettare la spugna.
In LMP2 Nicolas Lapierre sta tirando come un forsennato con la Oreca leader di categoria. Ora la più immediata inseguitrice, la Oreca di Badey è ormai staccata di quasi un 1 giro e ancora più lontana è la Ligier JS P2 di Sam Bird.

Cambio della guardia in GTE Pro dove la Aston Martin di Rees ha sopravanzato di un niente la Corvette ufficiale e lotta apertissima anche con la Porsche di Christensen. Le tre vetture sono racchiuse in 40 secondi. Recupero più deciso il recupero della Ferrari di Fisichella la Ferrari ormai nello stesso giro dei leader.
In GTE Am Mathias Lauda ha rilevato Dalla Lana sull’Aston Martin leader. La Ferrari di Shaytar è staccata di 44”. Terza la Porsche del Demsey Racing

10a ora

Comincia a calare la notte più fitta sul circuito della Sarthe e in testa alla gara continua ormai senza soluzione di continuità il balletto tra Porsche e Audi con la 919 Hybrid di Nick Tandy e la R18 e-tron di Andrè Lotterer che si stanno cambiando le posizioni in base alle soste per il pit stop. Leggermente più staccata è l’altra Audi ora nelle mani del nostro Marco Bonanomi, mentre fuori dal podio virtuale è finita la Porsche di Timo Bernhard dopo che Webber si è visto affibbiare una penalità di un minuto per un'infrazione di Hartley in Yellow Zone.
In LMP2 l’Oreca Nissan del team KCMG sta facendo sempre più la voce grossa ed ora nelle mani di Richard Bradley ha un giro di vantaggio sull’Oreca di Ludovic Badey.

Lotta sempre serratissima anche nella categoria GTE Pro con la Corvette ufficiale leader davanti all’Aston Martin di Rees e alla Porsche di Christensen. In quarta posizione, a un giro, in difficile recupero la Ferrari AF Corse con Fisichella.
In GTE Am è l’Aston Martin di Dalla Lana davanti, ma con la Ferrari 458 Italia di Bertolini davvero vicinissima. Meno di dieci secondi dividono le due auto.

9a ora

Continuano i colpi di scena alla 24 Ore di Le Mans. Dopo la safety-car che aveva ricompattato le prime quattro vetture (due Porsche, due Audi) in testa alla classifica, è arrivata una serie di alti e bassi per le 919 Hybrid. Nico Hulkenberg, sin dal re-start dalla terza safety-car è salito in cattedra, portandosi prima alle spalle di Webber, e poi vedendosi lasciare strada per manifesta... superiorità del passo.

L'australiano, che lottava con gomme molto usurate, ha poi commesso un grave errore, incappando in un sorpasso proibito in slow zone e vedendosi affibbiare uno stop&go da un minuto. Il suo maxi-stint da tre ore e mezza è così arrivato al termine nel peggiore dei modi. Timo Bernhard, salito in vettura, è ora quarto. Al comando è intanto restato Hulkenberg, che ha però René Rast e Marcel Fassler con le prime due R18 a poca distanza. Tuttavia, con l'arrivo della notte, sembra che anche le 919 possano riuscire a chiudere 4 stint con lo stesso treno di gomme.

Lo stop&go di Webber ha anche riavvicinato giri la vettura di Ingolstadt che era finita nelle barriere nelle prime fasi: Oliver Jarvis è sesto. Si è riavvicinata la situazione anche in LMP2: l'Oreca di testa del team KCMG è stata penalizzata per un'infrazione al pit-stop con un drive-through ed è ora inseguita da vicino dall'omologo esemplare del Thiriet by TDS Racing. Si è registrato anche un testacoda della Ligier dell'ex campione di regata Erik Maris.

Un colpo di scena non poteva mancare anche in GTE-Pro. L'Aston Martin numero 97, che era seconda, si è ammutolita a bordo pista a Mulsanne perdendo molto tempo prezioso. Davanti a tutti continua la lotta tra L'Aston Martin, con la numero 99 guidata da Richie Stanaway, e l'equipaggio Corvette ufficiale che ha effettuato il cambio pilota da Jordan Taylor ad Oliver Gavin al termine di uno stint tutto al top. Seguono la Porsche di Richard Liets e la Ferrari di Gimmi Bruni, mentre in GTE-Am Pedro Lamy è sempre più leader.

Ottava ora

Safety-Car in pista alla fine dell'ottava ora a Le Mans, dove la notte ha ormai avvolto piloti e vetture. Nell'approccio a Mulsanne, la Alpine-Nissan di Paul-Loup Chatin è finita infatti contro le barriere restando insabbiata, oltre a danneggiare seriamente le barriere. Al comando sono ora praticamente appaiate due Audi e due Porsche. L'altra vettura di Stoccarda, quella partita in pole con Neel Jani, è finita fuori pista per mano di Romain Dumas, andato lunghissimo in staccata e a contatto con le barriere. Nonostante il necessario cambio del muso, Jani è comunque quinto a pieni giri.

Con l'arrivo delle fasi notturne, le 919 Hybrid sembrano avere trovato qualcosa di più a livello di passo, ed è stato eccellente il contributo di Mark Webber che, sia in termini di velocità pura che di gestione delle gomme, si sta rivelando un vero leader. Tanto che il muretto gli ha chiesto di restare in vettura per uno stint aggiuntivo. La Safety-Car ha poi aiutato molto Nico Hulkenberg, che ha recuperato diversi secondi.

In classe LMP2 ci sono stati altri problemi per la Ligier del team Krohn, rimasta ferma a bordo pista, e per la Zytek numero 41 di casa Graves, ferma con la batteria KO e impossibilitata a rientrare. Al comando resta l'Oreca KCMG con al volante il poleman Richard Bradley. Tristan Gommendy è staccato, anche se a pieni giri, e dovrà ripetere la rimonta delle prime fasi. A pieni giri anche la Ligier G-Drive di Roman Rusinov.

Grazie ad un assalto di Rob Bell e alla vettura di sicurezza, la battaglia in GTE-Pro è tornata ad essere al millesimo: Jordan Taylor è sempre davanti con la Corvette ma ha l'Aston numero 97 incollata al paraurti e la numero 99 di Alex MacDowall poco lontana. Nella top-5 di categoria si è inserita anche la Porsche ufficiale superstite con Richard Lietz, mentre sta recuperando la Ferrari di Gianmaria Bruni.

Ha allungato il passo alla grande l'Aston Vantage di Pedro Lamy, che è in grado di mettere a segno giri degni dello schieramento Pro. Restano all'inseguimento le Ferrari AF Corse (con Emmanuel Collard) e SMP (con Andrea Bertolini).

Settima ora

È piena alternanza quando si entra nel secondo quarto di gara alla 24 Ore di Le Mans. Al comando, in occasione delle soste, si alternano la Porsche 919 numero 17, pilotata attualmente da Mark Webber, e le Audi numero 7 e 9, con al volante Marcel Fassler e René Rast. Il comando è, al termine della settima ora mantenuto dalla R18 di Rast, anche se con Webber e Fassler la battaglia è ravvicinata.

Per quanto riguarda Fassler e la numero 7, sono da riportare problemi di radio: per comunicare con il pilota, l'ingegnere Leena Gade può usare solo il rettilineo di partenza. Anche in casa Porsche non va tutto per il verso giusto. Oltre a non riuscire a far durare le gomme quanto le Audi, le 919 hanno iniziato a soffrire di una certa difficoltà nel mandare in temperatura i freni.

La top-5 è completata da Romain Dumas e Nico Hulkenberg, mentre Ollie Jarvis resta più staccato con l'Audi incidentata precedentemente.

In LMP2, conduce ancora il team KCMG anche se la scuderia di Hong Kong è stata messa sotto indagine per l'ultimo pit-stop ed il team-manager è stato chiamato in direzione gara. Secondo, alle spalle di Matthew Howson c'è Pierre Thiriet con un'altra Oreca.

Tra le GTE-Pro, si è consolidato il controllo del team ufficiale Corvette, con al volante della C7R di testa il poliedrico Jordan Taylor. Da riportare che la lunga sosta della Ferrari numero 71 (Rigon-Calado-Beretta) è stata dovuta ad un problema col motorino d'avviamento. In GTE-Am fa la differenza Pedro Lamy con un passo eccellente. Il portoghese sembra tornato al massimo della forma dopo aver sofferto per la varicella nei giorni scorsi.

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