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14 Giu [6:17]

24 Ore di Le Mans - Dopo 18 ore
Porsche 1-2 con Tandy-Webber

18a ora

L'Audi inizia i preparativi per la resa a Le Mans? Dopo 11 anni di dominio, i cugini di casa Porsche sono sempre più al comando quando mancano sei ore alla conclusione dell'edizione 2015 della maratona della Sarthe. Con Nick Tandy saldamente al comando, René Rast sta incontrando problemi ai freni: prima chiamato ad un reboot, il pilota del team tedesco si sta trovando a rallentare. Dai box hanno ammesso che la lotta sarà per il podio. Al secondo posto, grazie alle soste, si è issato Mark Webber anche se il passo ora è superiore e in prospettiva la 919 numero 17 dovrebbe assestarsi al secondo posto. Molto veloci ma ormai staccate le altre due Audi con Marcel Fassler e Oliver Jarvis.

Continua ad aumentare in LMP2 il vantaggio dell'Oreca KCMG con Richard Bradley protagonista assoluto. Il britannico, trasferito a Hong Kong, ha messo in fila tutti nonostante un'escursione fuori pista per un doppiaggio "pesante" da parte di una Porsche. Seconda la Ligier G-Drive mentre la Gibson del team Jota, all'inizio fermata da problemi tecnici, è tornata al terzo posto.

In GTE-Pro battaglia continua tra la Ferrari AF Corse, velocissima con Toni Vilander, e la Corvette di Oliver Gavin, mentre l'Aston di testa in GTE-Am ha un giro di vantaggio sui rivali di casa Ferrari del team SMP Racing. Paul Dalla Lana si è salvato dopo una pericolosa escursione in via di fuga. Nel frattempo Roald Goethe, protagonista di un brutto botto, resta in osservazione al centro medico dell'autodromo, mentre si è fermata senza benzina la Ferrari di Cameron-Griffin-Mortimer.

La top-10 al termine della diciottesima ora

1 - Hulkenberg-Tandy-Bamber (Porsche 919 Hybrid) - Porsche - 291 giri
2 - Bernhard-Webber-Hartley (Porsche 919 Hybrid) - Porsche - 2'26"740
3 - Rast-Albuquerque-Bonanomi (Audi R18 e-tron) - Audi - 1 giro
4 - Fassler-Lotterer-Treluyer (Audi R18 e-tron) - Audi - 2 giri
5 - Di Grassi-Duval-Jarvis (Audi R18 e-tron) - Audi - 2 giri
6 - Dumas-Jani-Lieb (Porsche 919 Hybrid) - Porsche - 3 giri
7 - Wurz-Sarrazin-Conway (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota - 6 giri
8 - Davidson-Buemi-Nakajima (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota - 8 giri
9 - Howson-Bradley-Lapierre (Oreca 05-Nissan) - KCMG - 27 giri
10 - Rusinov-Canal-Bird (Ligier JSP2-Nissan) - G Drive - 28 giri

17a ora

Sesta safety car a Le Mans 2015 per un brutto incidente occorso a Roald Goethe. Il cinquantacinquenne gentleman tedesco, proprietario di entrambe le Aston Martin della GTE-Am, è finito frontalmente contro il muro in uscita delle curve Porsche ad altissima velocità dopo aver perso il controllo della sua Vantage. Era appena stato passato dal leader della corsa Nico Hulkenberg. Assistito dai medici e dall'ambulanza, è tutt'ora sul posto anche se il team ha confermato di aver comunicato con lui. La vettura numero 96 vedeva al via anche Stuart Hall e Francesco Castellacci.

In seconda posizione nella LMP1 c'è René Rast, che ha preso il volante da Oliver Jarvis: a causa della safety-car, il tedesco è però ora sotto di quasi un giro dato che è stato fermato dal semaforo rosso in uscita dalla pit-lane. Alle spalle ha Mark Webber, con la seconda Porsche.

In LMP2 da riportare due testacoda da parte di Eric Maris, mentre un leggero contatto ha coinvolto l'Oreca di Jose Ibanez e la Ferrari di Duncan Cameron. Per il resto, continua il dominio del team KCMG con un giro di vantaggio sul G-Drive Racing. In GTE-Pro, la safety-car ha invece molto aiutato la Corvette, che con il pit-stop della Ferrari di Giancarlo Fisichella (al volante è passato Toni Vilander) si è issata davanti a tutti con Olly Gavin. Battaglia Bertolini-Lamy continua in GTE-Am.



16a ora

Ora numero 16 completa a Le Mans. Ormai è giorno sul tracciato della Sarthe e, al momento, i rischi di pioggia sembrano essere scongiurati. Al comando c'è sempre la Porsche 919 Hybrid numero 19 che conduce con Nico Hulkenberg. Il tedesco ha però ora una sola vettura a pieni giri alle spalle, l'Audi condotta da René Rast. Il colpo di scena è arrivato poco prima delle 7: Benoit Treluyer ha subito un contrattempo, perdendo parte del cofano motore nella parte finale della pista in modo "esplosivo". Richiamato ai box, ha ceduto il volante a Fassler perdendo oltre sette minuti e trovandosi a due giri. Perso anche il terzo posto nei confronti di Mark Webber, è ora insidiato dalla R18 di Oliver Jarvis.

Due uscite di pista per le Rebellion. Nicolas Prost è arrivato lungo a Indianapolis, finendo nelle barriere e perdendo molto tempo per essere recuperato pur senza danni, mentre Alexandre Imperatori ha avuto un'escursione in via di fuga per via della rottura di una sospensione.

In LMP2 situazione cristallizzata con Matt Howson ai comandi dell'Oreca KCMG con un giro di vantaggio su Sam Bird ed il G-Drive Racing, mentre in GTE-Pro la Ferrari numero 51 dell'AF Corse continua a guadagnare terreno sulla Corvette di Oliver Gavin: Giancarlo Fisichella ha un vantaggio di un minuto, sufficiente per tenersi alle spalle i rivali anche al pit-stop. In GTE-Am, la battaglia è tra Pedro Lamy e Andrea Bertolini mentre Patrick Dempsey è al terzo posto.

13a, 14a e 15a ora

È ancora battaglia a quattro quando sul tracciato della Sarthe l'alba inizia a ridare luce naturale ad un'edizione finora dimostratasi stellare. Al comando, con la Porsche 919 Hybrid numero 19, C'è Earl Bamber, che con un ottimo stint notturno ha ormai un vantaggio di circa un minuto sulla prima delle Audi con Benoit Treluyer. Per loro tutto è andato liscio, o quasi, in un confronto diretto tutto fatto di giri veloci ed efficienza nei doppiaggi. Il maggior timore è per tutti che arrivi la pioggia: qualche goccia è già caduta, e sul circuito si vede qualche nuvola.

Uno spavento invece c'è stato per l'Audi numero 9 che ha al momento in abitacolo Filipe Albuquerque: il portoghese è finito leggermente a contatto con la Ferrari del team JMW, reduce da un principio d'incendio. Il prototipo di Ingolstadt non ha riportato danni di sorta, ed è indietro di circa 2', ancora a pieni giri. Chi il giro non riesce a recuperarlo sono invece la R18 di Lucas Di Grassi e la 919 di Romain Dumas, ancora attardate per le uscite di inizio corsa. Sotto di sei giri la prima delle Toyota.

Colpo di scena in LMP2 e in GTE-Pro: l'Oreca numero 46 del team Thiriet by TDS e l'Aston Martin di vertice, la numero 99 di Fernando Rees, si sono infatti toccate riportando seri danni. Dopo un cambio di dischi, il brasiliano si è trovato senza freni, tamponando in pieno il prototipo francese.

Se la prima è ancora ai box, la seconda è tornata in pista staccatissima. Tra gli altri ritiri di rilievo della classe, quello della Morgan di Ragues-Webb-Amberg, mentre la vettura ora seconda di classe ha invece ricevuto un avvertimento per "standard di guida" con Roman Rusinov.

Grazie allo stint notturno letteralmente perfetto di Gimmi Bruni, in testa è tornata la Ferrari numero 51 dell'AF Corse. Ad aiutarlo anche un lungo stop per la Corvette numero 64. Prima un problema all'anteriore destra, e poi la necessità di sostituire i dischi freno anteriori hanno rallentato la vettura americana. Al volante ci sono rispettivamente Giancarlo Fisichella e Jordan Taylor, mentre terza c'è la Porsche ufficiale superstite di Lietz-Christensen-Bergmeister.

La categoria che cambia meno è... la GTE-Am, con al comando Pedro Lamy e l'Aston Martin numero 98 e la Ferrari SMP di Bertolini-Shaitar-Basov ad inseguire. Problemi continui per l'altra Vantage che vede al via Roald Goethe (protagonista di un'uscita nelle fasi iniziali), Stuart Hall e Francesco Castellacci.

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