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14 Giu [10:08]

24 Ore di Le Mans - Dopo 23 ore
Porsche controlla, arriva la pioggia

Marco Cortesi e Marco Minghetti

23a ora

Ritorna a cadere la pioggia a Le Mans quando si entra nell'ultima ora dell'83esima edizione. Al top, Nico Hulkenberg continua a comandare davanti alla seconda Porsche 919 Hybrid con Brandon Hartley al volante. Al terzo posto, Benoit Treluyer viaggia fortissimo, ma sempre a tre giri di distacco, metre Lucas di Grassi precede Neel Jani. Tutti i piloti devono fare i conti con l'asfalto bagnato, anche se nessuno si aspetta di dover montare gomme rain.

È continuato nel frattempo il naufragio delle Nissan, che non verranno classificate: partita con diversi giri di ritardo, la numero 23 ha preso fuoco a bordo pista.

La LMP2 continua a proporre la Oreca KCMG che ha al volante Nicolas Lapierre. Dopo aver passato la Ligier del team G-Drive con Sam Bird, la Gibson del team Jota si è però lanciata all'inseguimento dei leader con Oliver Turvey.

La GTE-Pro ha proposto il dramma dell'AF Corse, trovatasi a dover ricostruire il cambio sulla macchina di Bruni-Vilander-Fisichella lasciando la vetta alla Corvette superstite con Olly Gavin al volante. Bruni è rientrato in pista al terzo posto di classe, staccatissimo da Davide Rigon. Davanti ad entrambi la vettura leader della GTE-Am, l'Aston numero 98 con l'indomito Pedro Lamy al volante.

22a ora

Mancano due ore alla fine della 24 Ore di Le Mans 2015, e la vittoria è saldamente nelle mani delle due Porsche di testa. Questo sia per le qualità indiscutibili di piloti e vettura, ma anche per la serie di problemi che stanno rallentando i rivali dell'Audi. Dopo aver visto precipitare la R18 numero 9 per problemi a freni e ibrido (è stata superata anche dalla prima delle Toyota), anche la numero 7 è stata fermata ripetutamente. La penalità per il contatto con la Porsche in slow zone stamattina è stata seguita da un rabbocco d'olio e da un secondo stop in successione per un problema con il cofano posteriore. Attualmente, è la migliore delle vetture di Ingolstadt, a tre giri.

In LMP2 continuano gli spaventi per la Oreca KCMG che ha dominato in lungo e in largo. Nicolas Lapierre è finito in via di fuga, ma è stato rimesso in condizione di continuare, ed è impegnato in una battaglia a distanza con Sam Bird. Velocissimo al terzo posto c'è però Oliver Turvey con la Zytek Jota.

È sfida diretta tra Ferrari e Corvette in GTE-Pro. Le due vetture sono sulla stessa identica strategia, e i sicondi di divario tra Toni Vilander e Oliver Gavin sono solo 16 secondi: il finale della categoria sarà all'ultimo respiro. Cosa che, salvo sorprese, non accadrà in GTE-Am, dove Pedro Lamy ha due giri di vantaggio.

UPDATE: dieci minuti dopo l'inizio della ventitreesima ora, Toni Vilander è tornato ai box per un problema tecnico che sembra piuttosto serio. Corvette al comando

21a ora

Come sempre non c’è tempo per rilassarsi a Le Mans. Se la pioggia ha fatto la sua fugace apparizione in alcuni tratti del circuito a smuovere la classifica, sempre dominata dalle Porsche, ci ha pensato un problema che ha bloccato l’Audi di Marco Bonanomi nel suo stand per qualche giro. Una vera disdetta per la R18 che forse avrebbe meritato di più di veder il podio, e che invece è costretta a retrocedere in quinta posizione e costretta ancora ai box. A rilevare il podio virtuale è così la vettura gemella di André Lotterer capace di far segnare il nuovo record sul giro con 3’17”475.
In LMP2 continua la cavalcata della Oreca del team KCMG con Nicolas Lapierre capace anche di fare segnare un tempi migliore di quello fatto in quyalifica.

Missione eseguita da Gimmi Bruni in GTE Pro. Mandato in pista con la solita missione di andare a prendersi la vittoria, il pilota romano non si è fatto pregare e a suon di tempi veloci è presto passato a condurre con oltre venti secondi di vantaggio sulla Corvette, ma Jordan Taylor sembra tutto fuorché arrendevole e tutto si deciderà in volata… Buone notizie anche dalla seconda Ferrari di James Calado che grazie alla debacle meccanica della Porsche 911 del team Manthey è risalita in terza posizione.
In GTE Am sempre leader l’Aston Martin di Pedro Lamy davanti alla Ferrari di Andrea Bertolini, la lotta vera è tra la Ferrari 458 di Townsend Bell e la Porsche del Dempsey Racing di Patrick Long. Una ventina di secondi a dividere i due.

20a ora

Mancano solo quattro ore al termine e quando le posizioni di testa sembrano cristallizzarsi a tutto vantaggio della Porsche con Nick Tandy e Timo Bernhard
in assoluto controllo, ecco che improvvisamente viene segnalata la possibilità della pioggia, unico elemento che potrebbe in qualche modo andare a rovinare una cavalcata che sembra inarrestabile. Alle spalle delle due 919 Hybrid, infatti, l’Audi terza classificata sembra avere qualche problema al sistema ibrido così come ha confermato René Rast appena sceso dalla sua R18 lasciata nelle mani di Marco Bonanomi.
In LMP2 continua la leadership della Oreca del team KCMG che sta ininterrottamente guidando la classifica dalla prima ora di gara, ma Roman Rusinov con la Ligier JS P2 sembra non voler desistere nell’inseguire ed è staccato di un minuto e mezzo.

Spettacolo in GTE Pro con Gimmi Bruni che, autore del solito stint eccezionale, sta pian piano rosicchiando il distacco che lo separava dalla Corvette di testa. Ora, c’è da scommetterci, la battaglia diventerà incandescente anche se la temperatura sulla sarthe si è abbssata sotto i venti gradi.

Quasi immutata la classifica in GTE Am con Mathias Lauda che precede sempre la Ferrari di Shaytar, mentre è cambiata la posizione ora occupata dalla Ferrari 458 di Jeffrey Segal e quarta la Porsche del Dempsey Racing ora in pista con Patrick Long.

19a ora

Alla faccia della gara Endurance. Dopo diciannove ore di gara le due Porsche di testa, in pista con Nick Tandy e Timo Bernhard stanno girando in modalità qualifica incuranti del vantaggio sulle due Audi inseguitrici. Una dimostrazione di forza che sta spegnendo le speranze del box degli uomini di Ingolstadt. Soprattutto dopo i messaggi recapitati a René Rast per preservare il più possibile i freni. A questo punto sono degli inconvenienti imponderabili potrebbe negare il successo numero diciassette alla Casa di Stoccarda.
In LMP2 attimi di paura per la Oreca leader di Richard Bradley che, causa un dritto ad Arnage, sembrava essere in difficoltà. Invece la vettura ha ripreso tranquillamente la pista sempre davanti alla Ligier JS P2 di Julien Canal e alla Gibson di Mitch Evans.

Ma è in GTE Pro che la battaglia rimane accesissima tra la Corvette ufficiale di Tommy Milner e la Ferrari 458 Italia dell’AF Corse. con Toni Vilander alla guida. Le due vetture viaggiano continuamente a vista e si prospetta un finale davvero elettrizzante. Ad un giro di distanza segue la Porsche 911 di Jorg Bergmeister.
Più tranquilla la situazione in GTE Am con Mathias Lauda che guida la classifica con oltre un minuto sulla Ferrari di Shaytar. Terza è sempre la Porsche del Dempsey Racing.