Jacopo RubinoL'edizione 2020 da sbadigli, non la prima peraltro, deve aver acceso un campanello d'allarme: ad Abu Dhabi adesso partono i lavori per modificare il tracciato in vista del prossimo Gran Premio di Formula 1 del 5 dicembre. Una prospettiva a lungo invocata, sia dai semplici appassionati che da alcuni piloti. L'obiettivo, ovviamente, è fare in modo che sul circuito di Yas Marina diventi un po' più semplice sorpassare e restare vicini alle monoposto avversarie. "Abbiamo ascoltato gli spettatori, i piloti, la F1 e la FIA", ha confermato Saif Al Noaimi, amministratore delegato della società che gestisce l'impianto inaugurato nel 2009. Indubbiamente scenografico, ma fin qui mai teatro di gare davvero appassionanti.
Andando in ordine di percorrenza, verrà rimossa la chicane 4/5, portando più avanti la staccata del successivo tornantino. Via anche le precedenti curve 11, 12, 13, 14, sterzate a 90 gradi sostituite da una piega unica a sinistra (la futura curva 9), che avrà inoltre una leggera inclinazione per aumentare la velocità di percorrenza. Da qui si entrerà nell'ultimo settore del circuito, che rimarrà invariato.
Max Verstappen nel 2020 ha siglato la pole-position in 1:35.246, ma con questi interventi i tempi sul giro sono destinati a scendere in modo abbastanza significativo. E magari le squadre potrebbero optare per set-up un po' diversi rispetto al passato, mescolando ulteriormente le carte in tavola. "Vogliamo creare più opportunità di attacco e un tracciato più rapido, che tenga in considerazione le attuali regole", ha sottolineato Al Noaimi.
Abu Dhabi segue così
la via già intrapresa a Melbourne, dove il round dell'Albert Park (posticipato a novembre) si svolgerà questa volta su un tracciato a sua volta rivisto, per la prima volta dal 1996. Anche in questo caso, con l'intento di agevolare i ruota a ruota.