22 Giu [12:28]
Batosta Ferrari a Le Castellet,
la gestione gomme è un problema
Jacopo Rubino
Il Gran Premio di Francia ci ha mostrato la peggior Ferrari del 2021: nessun punto ottenuto, ma non è stata questione di sfortuna. Il tracciato di Le Castellet ha mostrato le debolezze della Rossa oltre ogni previsione della vigilia, e a Maranello dovranno assicurarsi che prestazioni così negative non si ripetano. "Una batosta", l'ha definita il team principal Mattia Binotto, anche perché la McLaren si è ripresa di slancio il terzo posto nel Mondiale Costruttori. I piazzamenti in qualifica erano in linea con gli obiettivi, ma in gara Carlos Sainz (11esimo) e Charles Leclerc (16esimo) poco hanno potuto fare con una vettura che ha mandato rapidamente in crisi le gomme, a prescindere dalla mescola. E a nulla è servito differenziare le strategie, con lo spagnolo rimasto su una sosta e il monegasco chiamato ai box per la seconda volta montando un treno di Pirelli medie.
"Abbiamo avuto tanto graining, tanto scivolamento sull'asfalto con temperature elevate: un problema di surriscaldamento. Con il caldo siamo in difficoltà, erano problemi che avevamo già nella passata stagione e su cui non abbiamo avuto modo di intervenire per le regole congelate", ha spiegato Binotto, che già mette le mani avanti: "Ci saranno altre piste in cui soffrireremo. Vedremo di correggere, se possibile".
Date queste premesse, la fase estiva del campionato di Formula 1 si preannuncia molto delicata, con il rischio di annullare quanto raccolto nelle tappe precedenti. Giusto alla vigilia del Paul Ricard, il racing director Laurent Mekies aveva peraltro confermato lo stop allo sviluppo della SF21, in modo da dirottare le risorse sul nuovo progetto 2022. Agire su questo problema endemico di gestione dei pneumatici, ad esempio portando nuovi cerchioni in grado di smaltire meglio il calore, non sarebbe in ogni caso scontato: bisogna considerare i blocchi sugli aggiornamenti dettati dalle regole post Coronavirus approvate nel 2020.
Probabilmente si potrà provare qualche modifica di set-up, ma senza ovviamente produrre miracoli. La speranza Ferrari è che la domenica francese sia stata un incidente di percorso nel trend di crescita mostrato in precedenza. Il doppio round in Austria, già incombente, servirà da controprova: sulla carta il tracciato di Spielberg potrebbe essere più adatto alla SF21, ma poi arriveranno i curvoni di Silverstone e una Budapest solitamente... rovente.