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17 Mag 2009 [11:35]

Adria, gara: Bertolini-Bartels portano la Maserati alla vittoria

Col calare delle tenebre, ad Adria si stava “quasi” riequilibrando la situazione di classifica del FIA GT. E’ mancato poco che si verificasse un doppio en plein dei due team dominatori di questo campionato, il Vitaphone Maserati in GT1 e l’AF Corse Ferrari in GT2. Ma le cose sono andate parzialmente così... E’ vero, ha vinto la Maserati di Bertolini-Bartels, e questo era nei preventivi della gara, ma poteva vincere anche quella di Ramos-Muller, che era al comando, se qualcuno non avesse pasticciato ai box. E che comunque è salita sul podio.

E in GT2 ancora una volta, come a Silverstone, lo sfortunato Gimmi Bruni, che era partito molto bene dallo schieramento, è stato letteralmente buttato fuori dall’inglese Mullen alla prima curva, e in questo contatto ha perso posizioni, ha dovuto fare una sosta ai box non preventivata riuscendo comunque a concludere la gara al secondo posto, davanti alla Ferrari gemella dei caparbi Barba e Cadei.
E’ stata comunque la tappa di Adria, la seconda prova di questo FIA GT, una corsa bella e piena di colpi di scena sin dall’inizio.

Da quando due possibili protagonisti, il poleman Wendlinger e il ferrarista Ruberti, venivano colti in flagrante alle verifiche post qualifica e costretti a partire dall’ultima fila. Wendlinger per certe appendici aerodinamiche che uscivano dalla sagoma della sua Saleen, Ruberti con una Ferrari un po’ troppo bassa, che nell’angolino anteriore non passava sulla sagoma regolamentare. Entrambi questi equipaggi, chiaramente penalizzati in partenza, sceglievano strategie di gara diverse, con un primo stint molto corto. Per la Saleen addirittura... troppo corto, visto che la vettura americana riusciva a malapena a portare a termine il giro di ricognizione e rientrava ai box ufficialmente con un semiasse fuori uso.

Via libera alle due Maserati che dalla prima fila si mettevano a menare la danza d’amore e d’accordo davanti alla Corvette di Maassen. Problemi invece nel gruppone centrale delle GT2 con le due Porsche di Raigginger e Westbrook che riuscivano a sfilare indenni dalla prima curva, mentre Mullen creava scompiglio mettendo fuori pista Gimmi Bruni e costringendolo a recuperare. La gara partita con un passo tranquillo sembrava non presentare altri colpi di scena, se non la grossa Ford GT dell’equipaggio belga Leinders-Kuppens che picchiava con l’anteriore destro rovinando un parafango, subito incerottato ai box.

Dopo dieci giri Bertolini e Muller viaggiavano di conserva davanti a Maassen, Monfardini e Kumpen. In GT2 le due Porsche di Ragginger e Westbrook procedevano solitarie, mentre alle loro spalle si accendeva la lotta tra Mullen, Bruni e Cadei. Bruni si fermava poi in anticipo dopo dodici giri sostituito da Vilander. Dopo trenta giri sempre le due Maserati al comando con 12”9 di vantaggio sulla Corvette di Maassen. Muller si fermava per il cambio pilota dopo 34 giri e come lui Ruffier: al 37° era la volta di Cadei, al 39° quella di Maasen. Dopo 40 giri Thomas Biagi entrava per il cambio pilota lasciando la sua Ford al sesto posto, ma nei guai con problemi alla ruota anteriore sinistra.

Bertolini invece cambiava con Bartels dopo 43 giri. Passava così in testa Ramos, con la seconda Maserati. Ma i commissari ai box si accorgevano di un non corretto cambio di pneumatici penalizzando questa vettura con un drive-through che il diligente Ramos eseguiva al 55° giro perdendo 17” e la leadership della gara. Da questo momento, con Bartels che tornava al comando prima di cedere per lo stint finale la MC12 a Bertolini, pochi i colpi di scena. Se non qualche arrembaggio spinto, come quello di Collard che non riuscendo a passare Barba finiva per “bussare” un po’ troppo platealmente sul posteriore della Ferrari, o il recupero disperato di Bruni che non riusciva più ad acchiappare la Porsche.

Così sul podio finivano le due Maserati e la Corvette di Hezemans, e in GT2 la Porsche di Collard davanti alle due Ferrari di AF Corse.
“E’ stata una grande vittoria", ci diceva Andrea Bertolini sorridendo alla moglie Angela con il piccolo Alessandro in braccio. "Sì, loro mi portano fortuna, devono sempre venire alle mie gare. Abbiamo lavorato molto in prova sul passo gara, sul bilanciamento stando molto attenti ai freni. Sapevamo che Adria era abbastanza favorevole alla nostra vettura, ma questo tracciato così corto è durissimo per i freni. Per cui eravamo d’accordo che quando avremmo fatto i cambi pilota, avremmo compiuto un giro più lento per raffreddare i freni ed evitare che nella sosta si surriscaldasse il liquido con conseguente vapour lock…”.

Gli fa eco un nostalgico Bartels, che ha appena abbandonato una bandiera tricolore che aveva sul podio: “Questa è sicuramente l’ultima vittoria della Maserati in terra italiana... credo che a fine stagione, quando questa splendida MC12 dovrà andare in pensione avrò le lacrime agli occhi”. Molto duro invece Hezemans. “Con la Maserati non ho problemi, una volta vincono loro, una volta vinciamo noi, le macchine sono molto simili come prestazioni. Ma la Saleen no, se non si prendono provvedimenti, se non si bilanciano meglio le prestazioni, a Oschersleben saremo nella stessa situazione di Silverstone, con la Saleen imprendibile”.

Un velo di tristezza nelle dichiarazioni molto controllate dei due della AF Corse Vilander e Bruni. “Dopo anni e anni di successi delle Ferrari forse la gente sarà contenta delle vittorie delle Porsche, che hanno speso cifre enormi per lo sviluppo di questa macchina”, sostiene il finlandese. Estremamente professionale Bruni, che accenna appena a un contatto con un altro concorrente alla prima curva, e alla sua gara completamente ribaltata. Ma con un accenno di ottimismo si dichiara ancora soddisfatto. Almeno questa volta è andato a punti.

Leopoldo Canetoli

L'ordine di arrivo, sabato 16 maggio 2009

1 - Bertolini/Bartels (Maserati MC 12) - Vitaphone - 96 giri 2:00:22.680
2 - Kumpen/Hezemans (Corvette Z06) - PK-Carsport - 10.168
3 - Muller/Ramos (Maserati MC 12) - Vitaphone - 20.465
4 - Maassen/Moreau (Corvette Z06) - Alphand - 1 giro
5 - Ruffier/Longin (Corvette Z06) - Selleslagh - 1 giro
6 - Lemeret/Hines (Saleen S7 Twin Turbo) - Full Speed - 2 giri
7 - Westbrook/Collard (Porsche 911 GT3 RS (997)) - Prospeed - 4 giri
8 - Bruni/Vilander (Ferrari F430) - AF Corse - 4 giri
9 - Cadei/Barba (Ferrari F430) - AF Corse - 4 giri
10 - Holzer/O'Young (Porsche 911 GT3 RS (997)) - Prospeed - 4 giri
11 - Ragginger/Lucchini (Porsche 911 GT3 RS (997)) - Brixia - 4 giri
12 - Leinders/Kuppens (Ford GT (001 PT GT1)) - MarcVDS - 4 giri
13 - Mullen/Niarchos (Ferrari F430) - CRS - 5 giri
14 - Kirkaldy/Bell (Ferrari F430) - CRS - 5 giri
15 - Sugden/Ashburn (Porsche 911 GT3 RS (997)) - Trackspeed - 6 giri
16 - Romanini/Heyer (Ferrari F430) - BMS - 6 giri
17 - Dominguez/Lacko (Saleen S7) - K plus K - 11 giri
18 - Malucelli/Ruberti (Ferrari F430) - BMS - 13 giri
19 - Biagi/Mutsch (Ford GT (001 PT GT1)) - Matech - 25 giri
20 - Monfardini/Orts (Saleen S7) - Full Speed - 76 giri
21 - La Mazza/Sbirrazuoli (Ferrari F430) - AF Corse - 90 giri
22 - Sharp/Wendlinger (Saleen S7) - K plus K - 96 giri
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