26 Lug [11:04]
Agag elogia l'ePrix di Londra:
"Sarà la Monaco del futuro"
Alessandro Bucci - Photo4
Il fondatore e CEO della Formula E, Alejandro Agag, inizia a scaldare l'ambiente in previsione del futuro ePrix di Londra, con il ritorno della serie full-electric nella capitale del Regno Unito. Nell'area in cui si terrà la corsa si è tenuto un evento di promozione e presentazione della corsa britannica che prevede un circuito di 2,4 chilometri con 20 curve previste. La pista, che attraverserà anche il villaggio olimpico (l'ExCel di Londra), vede una sua parte costeggiare il Royal Victoria Dock, richiamando così un'area portuale tipicamente da circuito cittadino monegasco.
Agag, da sempre molto convinto del proprio prodotto, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in merito al futuro ePrix di Londra: "Siamo emozionati di portare il futuro del motorsport nella capitale del Regno Unito e credo che l'ePrix di Londra diventerà uno dei fiori all’occhiello nel motorsport mondiale, proprio come Monaco, Macao e Le Mans. Per la prima volta un evento del campionato viene disputato sulle strade di Londra ed è una gara che ogni altra categoria sarebbe orgogliosa di avere in calendario. Ma solo il campionato ABB FIA Formula E può, perché le nostre auto sono interamente elettriche e senza emissioni”.
L'ePrix di Londra 2020 consterà di un doppio round il 22 e 23 novembre ed è stato designato quale chiusue del campionato. Jaguar e Virgin i due team inglesi iscritti con cinque piloti britannici attesi al via della stagione 6: Oliver Rowland, Oliver Turvey, Gary Paffett, Alex Sims e Sam Bird.
Agag, in chiusura d'intervento, si è lasciato andare a dichiarazioni roboanti: “Ci aspettiamo una nutrita presenza di pubblico, considerando che la pista è a soli 18 minuti dal centro della città ed è raggiungibile con i mezzi pubblici. La nostra ambizione è che l’ExCel London diventi la casa della Formula E nel Regno Unito per molti anni a venire, cosi come che l’ePrix di Londra costituisca un pilastro della stagione estiva dello sport inglese. Vogliamo che diventi un evento “must” a cui andare, qualcosa di imperdibile, come Wimbledon, il Royal Ascot o il Lord’s Test Match”.